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Ave Maria e torno a stupirmi, ritrovo lo sguardo del bambino e il desiderio di esplorare ancora quel Regno in cui non esistono questioni irrisolvibili e le montagne, talvolta si abbassano per rivelare un inaspettato orizzonte.
Ave Maria e l’età rivela una stanchezza che non teme più di arrendersi: là dove so di non poter più contare sulle mie forze c’è una preghiera che bussa a un cielo che resta in ascolto e prima o poi, generosamente, risponde.
Ave Maria e contemplo l’umanità che la grazia trasforma e diventa la prima abitazione di un Dio che cerca casa tra gli esseri umani.
Ave Maria e quanto sembra non essere possibile si realizza nella mente e nel cuore di una donna che non presenta alcuna ferita tracciata dal peccato e può affidarsi con serenità alla benevolenza dell’Altissimo che è pronto ad abbassarsi per raggiungere la statura dei più piccoli.
Ave Maria e ancora grazie per questo tempo che continua a sognare quella Pace che da soli non è possibile trovare.
Ave Maria per colmare la rabbia di una bestemmia, per curare la sofferenza di chi non riesce più a credere e per restituire a ogni calendario un futuro più quieto e sostenibile.
Ave Maria e tutta la mia gratitudine per quei silenzi che diventano viva attesa e non temono di dire il proprio sì alla visita di un Dio che presto sarà uomo tra gli uomini.
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