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Andata e ritorno 
martedì, 11 gennaio, 2011, 10:41


"O Signore dammi questo, fai funzionare quello e trasforma quell'altro".
Tra una domanda e l'altra, vorrei imparare a pregare e smetterla di rivolgermi al Padreterno come se fosse un commesso dell'Ikea.
Troppe preghiere chiamano in causa Dio per inviare la lista della spesa o dei sogni e desideri dell'umanità intera.
Si prega Dio per la pace nel mondo da un lato, e, dall'altro, si continua a fare il muso a Tizio, a disprezzare Caio e a trascinare l'inimicizia con Sempronio. La realtà è che quella pace, l'abbiamo già ricevuta da tempo, ma non abbiamo nessuna intenzione di restituirla neanche in minima parte.
Si prega Dio perché nessuno debba morire di fame o di sete, ma il cibo e le bevande che abbiamo ricevuto, restano a marcire in una qualunque dispensa.
Siamo esseri assai strani: teniamo le mani in tasca di fronte a un piatto fumante e ci lamentiamo se Dio non interviene per imboccarci.
Quando impareremo a dire "Grazie" per quel che abbiamo ricevuto e per quanto ci appartiene ogni giorno, la nostra preghierà smettera di restare inevasa nei cieli e potrà dare una risposta sovrabbondante su questa terra.

ALTRO 
martedì, 11 gennaio, 2011, 12:08
:UP::UP::UP:


:BACIO: A TUTTI!

roberto 
martedì, 11 gennaio, 2011, 17:20
Hai ragione, la gratitudine per l'attesa di un evento o di qualcosa da chiedere o da possedere è consuetudine umana. Peraltro arida cosa che per di piu' intristisce quando non la si ottiene.
E' piu' gratificante il donare e l'amare a prescindere, ma questo è un porsi verso e per gli altri e dare e non chiedere ed avere.
Grazie don per questa giusta riflessione che poni.
Se vogliamo scomodare Dio forse è piu' opportuno fralo per dirgli grazie piu' che per chiedergli qualcosa che di fatto già abbiamo. la sua scintilla dento noi.

Mino 
martedì, 11 gennaio, 2011, 23:34
L'intelligenza umana dovrebbe comprendere che Colui che ci ha creato ha scritto ogni parola ed ogni gesto che viene detta o compiuto nell'arco della giornata, e di conseguenza il nostro destino si compie.
Ma non si deve ringraziare Dio per il portafoglio pieno di soldi che troviamo per terra, perchè si autorizzerebbe chi lo ha perso a bestemmiare.
Dovremmo ringraziarlo, invece, per la giornata che viviamo, che sia di pioggia e nebbia (come da voi) o di sole splendente.
Imparare ad apprezzare ciò che ci circonda è il modo migliore per ringraziarlo di quanto ha messo a nostra disposizione su questa terra.
Che la vostra notte sia allietata da sereni sogni, ovviamente tranne Moratti e tutti i tifosi della beneamata a cui auguro l'incubo della serie cadetta; immaginatevi un Inter-Torino...

Lupo Alberto 
mercoledì, 12 gennaio, 2011, 11:00
Anche io mi auguro di tutto cuore un Inter-Toro, ovviamente in serie A, e speriamo che il 2011 porti bene ai granata, così che i suoi tifosi possano gioire doppiamente (il perchè lo lascio alla vostra immaginazione :CRAZY:

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