mercoledì, 12 gennaio, 2011, 09:24
Il vento fa il suo giro
oggi la ruggine dice il vecchio
e, solo ieri, sorridevi bambino...
le labbra leggere del primo bacio
la carta increspata del proprio viso,
le stagioni si muovono in fretta
prima caramella e dopo sigaretta,
un grembiule nero e un fiocco blu
il vento passa e ieri non è più.
Il vento fa il suo giro
sono io che studio a settembre
e, sono sempre io con l'aquilone...
le notti cariche tracciate a matita
l'amore acerbo di un veloce per sempre,
il mito di un'età della ragione
il calendario muta ogni convinzione,
sono stato spesso quello e questo
mi diverto ancora e così, resto.
mercoledì, 12 gennaio, 2011, 12:36
Quanti "io" sono stato?
A volte me lo chiedo, guardando ad esempio le mie foto dove c'è un bambino che mi assomiglia, o un ragazzino con i riccioli che sembra avere il mio stesso sorriso.
"Io" è un termine che sembra definirci, ma non è vero: ogni giorno siamo qualcosa di diverso, soprattutto dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista psicologico, mentale.
L'unica cosa che può costituire la costante di una persona è l'anima, se rimane quella dell'"io" bambino.
La purezza di cuore può essere sempre uguale a se stessa. Dico "può" perchè è difficile mantenerla, ma volendo si può.
E nella purezza di cuore c'è Dio. Penso che ne sia la manifestazione più tangibile.
giovedì, 13 gennaio, 2011, 00:53
Come passa il tempo!
Sembra ieri che Padre Albino mi faceva indossare la tonaca da chierichetto legandola con un cordino in vita e tirandola su affinchè io non inciampassi perchè la taglia più piccola per me era ancora troppo grande...
La stessa tonaca che quando son tornato a messa a novembre scorso ho visto indossata dai ragazzini che ti accompagnavano all'altare.
E la cosa che mi rende nervoso e che purtroppo io non ci sarò più quando quei ragazzini faranno questa stessa riflessione fra 50 anni...
Quanto tempo è passato e quante rughe sui volti degli amici di sempre ritrovati; tante rughe e pochi capelli, tanti chili in più ma lo spirito non è cambiato.
Un enorme grazie a Carletto, che ha saputo organizzarmi una "rimpatriata" a sorpresa che nemmeno la Carrà avrebbe potuto preparare meglio...
E quanto tempo passerà prima che la beneamata possa ancora ripetere i successi del dopo calciopoli....