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Non nasconderti 
sabato, 15 gennaio, 2011, 08:22


Non nasconderti!
Non indossare una griffe per sentirti importante perché la firma che porti sulla pelle è l'autografo di Dio. Puoi confezionare te stesso e apporre un etichetta sul collo della tua bottiglia, ma niente sarà mai più grande dell' umanità che hai ricevuto in dono.
Non nasconderti.
Non mettere all'asta il tuo sorriso e non ascoltare la voce di chi batte una cifra col martello: quando rispondi, fallo con chiarezza; non lasciarti ingannare dalle aspettative degli altri e non confondere la verità del successo con la durata degli applausi.
Non nasconderti.
Cerca di rivelarti a te stesso e non censurare i pensieri che ti fanno paura o le domande che cercano luce nel tuo silenzio.
Non nasconderti.
Non diventare la tua divisa e non confondere nessun essere umano con i gradi sulla spalla, con i titoli di studio e con la superficialità di chi rinuncia alla fatica di conoscere e si accontenta dell'opinione degli altri.
Non nasconderti.
Non lasciarti risucchiare nelle maschere e nelle simulazioni di chi considera vita quello ch'è solo il mondo delle apparenze.
Non nasconderti.
Non è sempre opportuno dire troppo di se stessi, ma la menzogna non è un'alternativa e, meglio un onesto rifiuto che un mare di parole pronunciate con il desiderio di confondere.
Un passo alla volta, siamo chiamati a diventare noi stessi, a ritrovare l'immagine e la somiglianza con il creatore, a non temere la verità che rende liberi e permette al più piccolo tra gli esseri umani di non lasciarsi intimidire dalla voce arrogante dei prepotenti.
Smetti di recitare e, non saranno pochi, quelli che ti risponderanno con il loro nome.

Cometa 
sabato, 15 gennaio, 2011, 11:47
Viviamo in un tempo dove l'esteriorità, anche quella fasulla delle parole, la fa da padrona e dobbiamo riuscire a tornare indietro quando erano le persone e non le cose ad avere valore.

Dobbiamo provare, e riuscire, a ribaltare questa situazione in favore di valori più reali.

Questo può essere un buon proposito per l'anno che inizia, sempre condito da tanti sorrisi sinceri!!

Buon fine settimana a tutti e domani ci si vede a Messa.

:BACIO:

Rué 
sabato, 15 gennaio, 2011, 19:20
Vedi ultimo post!
In effetti quello che ho scritto l'altro giorno a commento di "Cuor Leggero", sembrerebbe una risposta più adatta al post di oggi che a quello di giovedì.
Ho trovato titolo, se non altro!
Visto che sbaglio sempre lo svolgimento...

Essere sè stessi è sempre stata la cosa che più mi ha comandato, in bene e in male non ho mai saputo fingere nemmeno quel poco che sarebbe bastato a non inimicarsi qualcuno o a catturare l'amicizia di qualcuno pronto ad allargarti la strada.
Eppure - per quanto non abbia dovuto sforzarmi molto per compiere quello che la natura mi ha regalato - ho notato che sono gli altri a metterti addosso quei panni di Arlecchino, sono gli altri a vederti con sfaccettature differenti che a volte non avrei nemmeno sospettato, ma il più delle volte sì.
In realtà più che altro, ognuno rimane colpito (in positivo o in negativo) da una particolare caratteristica di una persona e tende poi a sottomettere tutte le altre specifiche, a quella che lui/lei ritiene essere quella dominante in quella persona.
Questo mi fà riflettere anche su un altro aspetto della vita relazionale: il fatto che questa tendenza che abbiamo un pò tutti, aiuta la formazione dei pregiudizi.
Faccio un esempio un minimo pratico, per cadere dalla pianta!
Mettiamo che uno esca più volte con una persona e si accorge che in ogni situazione quello che paga (al ristorante, un divertimento, ecc...) è sempre lui e che l'altra persona fa di tutto per evitare di pagare,....l'idea che alla fine si fà è che quella persona è un tirchio, un avaro, uno attaccato al denaro; da lì in poi si finisce per marchiare ogni sua azione con quella caratteristica: se si compra una Panda diremo che non vuole spendere, se si và a casa sua si finirà col fantasticare ogni scelta soltanto dettata dalla sua avarizia, senza contare che ci saranno ben altri aspetti a determinare varie scelte e così sul lavoro si tenderà ad aspettarsi da lui azioni ruffiane dettate dalla voracità di carriera per far bottino...
Due più due,.....diremo noi!
Ma in realtà non è sempre così, e sovente (quasi sempre) si mette un cappello in testa a uno che ne ha già un altro!

Altra considerazione sul suggerimento dell'approfondimento di Cometa....
Imporci di "ritornare" a dare il valore alla persona per quello che realmente è, e non per i panni o l'auto o la casa o le parole che indossa.
Ma è mai stato così?
Se sì, quando?
Sicuramente si và peggiorando e in fretta, ma come si fà ad invertire una tendenza simile lasciando intatte le nostre vite così come sono oggi?
Mi pare che ogni minimo tassello sia impegnato a sostenere quella che molti ritengono (a ragione o a torto) una qualità di vita superiore, e con queste premesse - secondo me fallaci su molte cose - risulta difficile invertire questa tendenza, almeno a livelli importanti tanto da accorgersene!
Ogni giorno sento che qualcuno ha inventato un nuovo marchingegno per semplificare e migliorare le nostre vite, ma se l'utilizzo che se ne fà poi nella maggioranza dei casi, è inverso all'esigenza che ha guidato quel progetto,.... alla fine mi chiedo se giochiamo a rialzo, perchè tanto mi sembra provvisorio e illusorio il beneficio che se ne trae.
Ben altra considerazione poi andrebbe fatta per "sporgere" tanto progresso verso chi non ha nemmeno pane, perchè forse loro saprebbero usare quel beneficio in maniera più corretta, ma soprattutto più urgente!

Se chi comunque riesce bene o male ad essere abbastanza sè stesso, a frequentarsi abbastanza da non lasciarsi contaminare più di tanto, alla fine in pratica risulta essere un emarginato in questa società, come si fà a convincere altri di optare per questa scelta?
In altre parole posso convincere una persona ad imitare Cristo che è morto su una croce, senza lasciarsi intimidire da potere e giudizi umani,....se costui non crede in Cristo?
Temo proprio di no!
Se manca la fede non si rispettano più quei valori, perchè cadono dalle premesse, ed è questo - mi sembra - che stà accadendo!
Il vero Dio, viene sostituito da mamma scienza e papà portafoglio!
Tutto ciò che certifica o non certifica la scienza diventa legge, e tutto ciò che viene messo al mercato, fà la felicità di qualcuno e si autogiustifica così ogni attività redditizia!
Mi spaventa, molto anche!
Ma mi vengono in mente le parole di Gesù quando dice a colui che vuole seguirlo ovunque, che le volpi e gli uccelli hanno tane, ma il figlio dell'uomo non ha dove posare il capo.
Se si ha fiducia in Lui, è già duro cercare veramente di vivere in maniera che a molti apparirà soltanto stoicismo fuori luogo, ma si può e si deve solleticare le coscienze a uniformarsi il più possibile a quel modello in cui si sostiene di credere; ma se tutto ciò viene a mancare, l'uomo cerca solamente di mangiare l'altro uomo più piccolo come nel mondo animale.
C'è bisogno di FEDE soprattutto!
Ed è per questo che ogni opera di evangelizzazione - oggi - ha più importanza ancora che nel passato.
Anche questa che suscita Don Fabio col suo blog!!

Alla fine, può darsi che anche questo intervento prima o poi trovi uno o più titoli!

Mino 
domenica, 16 gennaio, 2011, 02:42
Perchè nascondersi?
Perchè non avere il coraggio di esprimere le proprie idee anche a costo di essere considerati anticonformisti, bigotti, fascisti o comunisti o semplicemente interisti?
Paura di essere emarginati o semplicemente oggetto di scherno come gli interisti prima di calciopoli?
Essere se stessi è l'unico modo di vivere che conosco, e io sono fatto così; non so se dire purtroppo o per fortuna.
Spesso la mia coerenza mi ha fatto perdere delle occasioni nella vita, nel lavoro e nelle amicizie; non ho rimpianti, e dopo aver superato abbondantemente il dantesco "mezzo del cammin di nostra vita" posso guardarmi allo specchio senza vergognarmi del mio modo di vivere.
Avrei forse, prevenendo battute altrui, da vergognarmi del mio aspetto fisico che è quello che immediatamente salta agli occhi, ma vedrò di mantenere i buoni propositi che come ogni inizio anno vengono fatti e poi dimenticati dopo l'Epifania.
Una buona notte a tutti.

hermione 
domenica, 16 gennaio, 2011, 16:57
Ruè hai colto in pieno i miei pensieri, spesso sono gli altri a vedere diverse nostre sfaccettature e, purtroppo, a prendere in considerazione quella più "negativa" per crearsi il proprio giudizio!

In questo periodo sto pensando molto a questo, a quello che di me resta alle persone con cui mi relaziono, e mi sembra proprio così la cosa che predomina sembra essere quella che a loro da più fastidio, tutto il resto non conta.

E aggiungo ancora che spesso mi sembra di non essere considerata come un essere umano unico, con un suo carattere e capace di pensieri e scelte suoi, ma di essere "inglobata" nei comportamenti e nel carattere di altre persone che ho accanto...non so se riesco a rendere l'idea, un po' come quando si generalizza e si fa di tutta l'erba un fascio.

Per quel che mi riguarda io continuo a cercare di mostrarmi esattamente per quello che sono, senza finzioni, mostro il mio carattere e anche i miei difetti e lati negativi.

Rué 
domenica, 16 gennaio, 2011, 21:20
Lo sò!
E hai ragione, purtroppo!
Devi solo tenere duro e col tempo qualcuno comincerà ad accorgersi che sei una di quelle persone incatalogabili: solo te stessa.
In un mare di imbecilli che tentano solo di stupire con qualsiasi cosa: dal vestito alla macchina alle paranoie più assurde ai corsi di sporavvivenza (indispensabili per chi vive tutto l'anno in una città o anche in una ordinata campagna come le nostre!) alle vacanze più estreme più lontane e più inutili..., c'è ancora qualcuno che riesce ad entrare dentro il suo corpo e compiere un viaggio che nessuna scienza, nessuna istruzione, nessuna tecnologia può offrire; c'è gente che gira il mondo come un disperato o come un "turista per sempre" e non trova nemmeno un amico,....senza muoversi da casa qualcuno ha trovato Dio!
E quella scintilla che batte in noi è complementare con tutte le altre come in un enorme puzzle, dove nessuna tessera è uguale alle altre, pur essendo ognuna, anche la più apparentemente improbabile: insostituibile!

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