martedì, 18 gennaio, 2011, 09:16
E' una pessima giornata quella che non trova il proprio centro e si agita in molteplici occupazioni che scorrono, tutte uguali, senza la minima variazione sul tema.
Quando riesco ad alzarmi presto e mi ritrovo con in compagnia di una decina di minuti che non hanno fretta, prendo un foglio di carta e traccio una lista delle situazioni che dovrò affrontare. Nell'elenco, compare quasi sempre un motivo per cui rallegrarmi e lo sottolineo: quello è il cuore della mia giornata. A volte si tratta di un incontro, a volte è l'uscito di un libro che attendo con ansia, in altri casi è una serata al cinema, in altri ancora è un tema che voglio approfondire o meditare.
Metto un cuore al mio giorno e il resto, diventa più sostenibile e piacevole. Non è sempre così facile trovare l'oro in dieci minuti, ma ci provo e ci riprovo: spesso funziona.
martedì, 18 gennaio, 2011, 13:07
di solito scrivo elenchi su elenchi, ma l'idea di sottolineare tra tutto ciò che mi rallegra non l'avevo mai avuta! grazie dell'ottimo consiglio martedì, 18 gennaio, 2011, 15:52
Lo faccio sempre anch'io.
Al mattino mi sveglio e, dopo un attimo di torpore, penso alla giornata che mi aspetta ed alle sue difficoltà.
Quando mi vengono in mente tutti i motivi, ad uno ad uno, che ho per ritenermi fortunato, incomincio a stare meglio.
E poi nell'ambito della giornata metto sempre una mèta: anche stupida (magari può essere un bel film che so che c'è alla sera da guardare con mia moglie, un buon dolce da mangiare dopo cena, un nuovo gioco da provare con la bimba, un bel libro da leggere prima di addormentarmi, ...).
Il trucco è che se si vuole un motivo per essere allegri (o meno tristi, a seconda delle circostanze) lo si trova sempre.
Sembrerà paradossale, ma ho dei bei ricordi anche di quando accompagnavo mia mamma alle Molinette a Torino per i controlli e/o per gli interventi periodici in Day-Hospital che le facevano.
Il ricordo delle chiacchierate in macchina, del calore che, insieme a mio padre e a mio fratello, ci trasmettevamo a vicenda, il sorriso di soddisfazione colto sulla bocca del medico quando sembrava che le cose andassero un pochino meglio (o forse volevamo illuderci di questo), le prime fioriture degli alberi ad aprile, un bel tramonto, i merli ed il loro canto.
Ogni piccola cosa bella mi è rimasta scolpita dentro.
Ad esempio non riuscirò mai a dimenticare un immagine, anzi, un suono, della notte in cui è morta mia madre: era la notte tra sabato 21 e domenica 22 aprile 2007.
Eravamo a Torino, e, quando è mancata, siamo tornati a casa, ormai inutili lì, per riposarci un poco prima del giorno successivo.
Arrivammo a casa verso le 5 del mattino: silenzio per la città, non un'anima, solo il canto di decine di merli: allora pensai che fosse il saluto di mia madre, struggente e gioioso allo stesso tempo.
Ogni volta che da allora sento i merli cantare non posso non provare una dolce sensazione di malinconia nel cuore, e mandare un bacio a mia madre.
martedì, 18 gennaio, 2011, 20:00
Hei ragazzi, complimenti!
Io, da pigrona incallita quale sono, non riesco a farne neanche mezzo di elenco...
Beh,come attenuante c'è il fatto che le mie giornate hanno ritmi variabili in funzione del turno di lavoro, per cui: quando faccio il mattino, sveglia alle 4,50 e non se ne parla proprio di svegliarmi 10 min prima per fare un qualsivoglia elenco, dato il profondo stato di coma in cui verso. E' già qualcosa che riesca a dire le mie preghiere del mattino durante il breve tragitto in macchina; quando faccio il pomeriggio, sveglia alle 6,50 per colazione con cioccoJunior e lotta sistematica per l'incamminamento a scuola del suddetto a calci (o quasi). Poi normalmente faccio mente locale dei rimuginamenti cui rimando a qualche riga più sotto; quando faccio la notte, la sveglia è alle... 14,30-15, col Junior che parte a raffica con i suoi resoconti-richieste-racconti comici della mattinata ecc. dunque mi ritrovo a iniziare una giornata già iniziata da un pezzo per il resto del mondo che non ha nessuna intenzione di adeguarsi a un alieno (che sarei io) o di rispettare almeno un poco i suoi ritmi da sbarellato...
Però anche i lavori alienanti come il mio hanno il lato positivo... il lato positivo dell'alienazione è... l'alienazione stessa! Ossia che ti permette di estraniarti mentalmente(o forse sarebbe più corretto dire che ti induce a farlo) da ciò che stai facendo fisicamente.
Tralasciando il fatto che questa situazione è l'incubo di tutti i responsabili dell'ufficio antinfortunistica, con un po' di fattore C e l'angelo custode sapientemente invitato alla vigilanza a inizio turno, ciò consente di rimuginare per bene sulla giornata che aspetta il suo, di turno, appena esco dal lavoro o al massimo appena mi risveglio dopo il sonno notturno o pseudo-notturno.
Ma nonostante l'imponente lavoro di neuroni, non è ancora contemplato un elenco tangibile che ne riassuma e ne certifichi l'avvenuta attività...
Non male come idea, ma... chi voglio prendere in giro, so benissimo che non lo farò!
Però posso sempre, questo sì, adottare mentalmente il sistema di Dieffe "versione Altro" che mi piace davvero un sacco: sottolineare idealmente, durante i rimuginamenti da alieno, il CUORE della giornata, il bello, l'atteso e puntarlo come motivazione nel momento dello scoraggiamento... Un po' come quando ho il turno del mattino ed è giovedì, ore 4.50: stramaledico come al solito la sveglia ma trovo un motivo in più per alzarmi: "Dai, SOLO PIU' DOMANI!!"
andata, ci sto! Grazie!
martedì, 18 gennaio, 2011, 23:11
oggi nonostante le 9 ore di macchina e olre 700 km sono riuscito a mettere nel cuore tutti i miei cari e quelli di questo blog.
non vedevo l'ora di leggervi ed esservi vicino.
buona notte. e grazie al buon Dio che mi ha protetto per tutto il giorno.
a domani
mercoledì, 19 gennaio, 2011, 00:05
Appena sveglio penso a quello da fare lungo la giornata e alle scadenze prossime da dover affrontare, le prime cose che mi balzano alla mente sono le situazioni meno serene che dovrò affrontare, a volte sono situazioni già rimuginate da tempo, che giorno dopo giorno, per quieto vivere, ho cercato di poter rimandare fino all'ultimo.
Cerco comunque di organizzarmi in modo da riuscire nella mattinata ad espletare le circostanze più pesanti ed onerose, per poter poi "godermi" il resto della giornata con maggiore serenità mentale.
mercoledì, 19 gennaio, 2011, 00:21
E' vero.
Ma se non si parte col piede giusto, la giornata diventa pesante.
Ciascuno di noi ha i suoi piccoli o grandi problemi, legati al lavoro, alla famiglia e, perchè no?, anche al tempo libero.
Amo il mio lavoro, ed ho la buona abitudine di prepararmi ogni sera un piccolo programma della giornata successiva con le visite da effettuare, e faccio di tutto per rispettarlo.
Ho finito adesso e, dopo il caffè, c'è il solito sigaro che mi aiuta a rilassare mente e corpo.
Come Altro anche io ho una meta: la trattoria dove pranzare, il bar dove insieme al caffè si può gustare un dolce tipico, il posto panoramico dove meditare dopo il pasto (leggi pennichella) o, fra qualche mese, il lido dove stendere al sole le mie stanche ossa fra una nuotata e l'altra in attesa di riprendere il lavoro nel pomeriggio.
Ma ne frattempo ci godiamo il pallido sole di gennaio che questa mattina ha disperso la leggera foschia che ha caratterizzato le prime ore della giornata rendendo il paesaggio più vicono alle ideologie leghiste; è uno degli effetti del popolo neroazzurro, che pur di vedere giocare la propria squadra in casa, soffiando dagli spalti del Meazza è riuscito a far giungere da noi la nebbia che gravava sullo stadio.
Si dice che il tifo per l'Inter smuove le montagne: figuriamoci un po' di nebbia...
Per rinfrancare lo spirito di chi ha freddo e per ricollegarmi alla foto del post di ieri, quaggù sono comparsi i primi fiori sugli alberi.
Coraggio, lo spettacolo sta per iniziare.
mercoledì, 19 gennaio, 2011, 10:26
Anche io appena sveglia non riesco a connettere, una mattina sono persino riuscita a staccare dal muro l'orologio cercando di tirare su la tapparella.... con conseguente fragore di metallo e sveglia di tutta la casa!!!
Nell'arco della giornata però cerco sempre di trovare un buon motivo per sentirmi felice, non fosse altro il piacere della fine della giornata lavorativa ed il rientro in famiglia.... dove comincia la serata da "casalinga isterica".
Molto belle le parole di Altro.
buoni propositi e sorrisi a Tutti!!