martedì, 22 febbraio, 2011, 09:31
La democrazia si esporta con le armi in Afghanistan e Irak e, al momento, risultiamo un po' presi sui due fronti per poter evadere nuove richieste.
Siamo talmente impegnati, al punto di dover aspettare qualche centinaio di morti prima di esprimere la nostra opinione in proposito.
Ovviamente nessuno chiede l'invio di truppe dell'esercito in Libia : abbiamo già dato del nostro peggio e non è il caso di ripetersi. Certo, non sarebbe poi un male definire in modo più chiaro Gheddafi e la sua vocazione alla dittatura e alla repressione, ma siamo troppo amici e non si sa mai; se s'arrabbia, le nostre coste potrebbero essere assaltate da un'orda di turisti del gommone.
Frattini non esporta democrazia senza richiesta scritta di Obama e la presidenza del consiglio, prima non vuole disturbare, poi bussa cautamente alla tenda di un uomo che dopo la recente tournée in Italia, ha messo da parte l'harem e tirato fuori la vecchia scatola di RisiKo.
Sono un po' leghista se penso al 17 marzo: le motivazioni sono differenti, ma neanche io ho voglia di festeggiare il tricolore che sventola tra le "sventole" di questo mezzo regime postribolare senza nè arte, nè parte.
martedì, 22 febbraio, 2011, 16:47
Certo, con tutto ciò che sta capitando in Paesi molto vicini al nostro di voglia di festeggiare non ce n'è molta...
Però penso che la ricorrenza che riguarda l'Italia sia da onorare, a prescindere dalle circostanze esterne.
E' come un compleanno di un familiare: lo festeggi anche se al tuo vicino di casa le cose non vanno molto bene.
Penso che sia anche giusto: altrimenti di motivi per essere perennemente tristi e addolorati ne avremmo sempre, ed a un certo punto non possiamo accollarci tutti i problemi del prossimo.
Quello che veramente toglie la voglia di festeggiare questa ricorrenza è la situazione scandalosa interna, con un teatrino di politici ridicoli, a partire dal Berlusconi che farebbe meglio a dimettersi, per proseguire con Fini, Bocchino, La Russa, e continuando, Bossi, bersani, Di Pietro...
tutti impegnati a loro modo a difendere se stessi e la loro intoccabilità e le loro prerogative...
Altro che politico servitore della Patria!!!
Continuando la similitudine con il compleanno del familiare, qui si tratta di festeggiare una ricorrenza quando è da giorni e giorni che nella stessafamiglia si sta litigando.
Nessuno ne ha voglia.
Peccato che l'Italia si stia riducendo così. Non lo merita.
martedì, 22 febbraio, 2011, 23:43
Sò che molti lo considerano un difetto!
Magari lo sarà anche!
Ma io non mi sono mai sentito italiano, europeo, occidentale o quant'altro!
Mi piace l'Italia per molte cose, per altre meno, ma è proprio il senso di appartenenza che non mi "appartiene"...
Non ho mai amato la patria per la patria e da quando ero bambino questo mi ha portato qualche complicazione sul piano relazionale, visto che ho anche la pessima abitudine di dire sempre quello che penso, anche quando forse sarebbe meglio starsene zitti.
Qualcuno infatti a volte si è sentito offeso da questa mia distanza, ma l'ultima cosa che mi passa per la testa invece è quella di oltraggiare il senso di patria che qualcuno sente!
A sua ragione!
Come a mia ragione l'esserne privo!
Mi innervosisco quando sento in tv che un aereo è caduto dall'altra parte del mondo, ci sono magrai 150 morti e si parla solo dei 3 italiani che si è accertato ci fossero; sovente mi trovo meglio a condividere idee e pensieri con degli stranieri, a volte proprio extracomunitari che con tanti italiani, altre volte no!
La mia famiglia allargata comunque non è l'Italia, ma il mondo; esiste la mia famiglia personale, con la quale sono legato da affetti che superano anche differenti visioni e differenti stili di vita, e poi il resto del mondo allo stesso livello, chi più chi meno a seconda dell'amicizia che riesco a instaurare e dei ritmi di respiro che ci legano o meno; a volte conosco una persona e dopo 5 minuti gli ho raccontato tutta la mia vita e mi fido più che di un parente e a volte conosco una persona da decine d'anni e non abbiamo mai "suonato insieme"...
Va così!
Feste che celebrano l'Italia non mi interessano proprio, non certo perchè sia un leghista, anzi!, vorrei allargare non restringere.
Ma il "compleanno di un mio parente" potrebbe essere proprio quello di un albanese con cui abbiamo da subito "suonato insieme" e non quello "chimico" di tanti italiani con cui magari ho più chimica in comune ma non riusciamo mai a suonare assieme.
Buona festa dunque augurerò a chi la sente, e buona pace a chi non se la sente proprio!