martedì, 15 marzo, 2011, 11:22
Non è soggetto a gravità il pensiero,
ma un corpo che si intrattiene troppo
in cose che alla materia appartengono
accumula un peso anche quando pensa.
La rondine porta in volo la primavera
e chi abbassa lo sguardo dice terra
non comprende il disegno delle nuvole
si stupisce se la pioggia sarà fango.
La luce non risplende nei corpi pesanti
li attraversa, ma non lascia traccia
quanto è leggero ama distendere le ali
abbandona un affare e sceglie un cielo.
La libertà di viaggiare oltre il finito
non conosce prezzo, nè peso specifico
svuota di orpelli l'esercizio di ragione
medita le incognite di un nuovo mondo.
Un giorno i corpi saranno più sottili
osserveranno dall'esterno l'astronave,
non è che un mezzo per viaggiare la vita
per conoscere il frammento di un mondo.
Ci sono ciliegi pronti al risveglio
memorie che si riattivano improvvise
angeli seduti oltre il velo del traffico
uomini connessi a un'invisibile rete.
martedì, 15 marzo, 2011, 16:20
Ciao!
A proposito di "corpi sottili", cosa ne pensate di Giuliano Ferrara e del nuovo programma "Qui radio Londra"?
Vi dirò la mia opinione.
A me Ferrara è sempre piaciuto, e mi ricordo il programma di più di vent'anni fa "Radio Londra" trasmesso su Italia 1 come un programma interessante e dove la discussione era sempre moderata.
Trovo che anche se Ferrara è di parte (lo dice espressamente) cerchi sempre di tenere una condotta equilibrata, mai troppo sfacciatamente partigiana.
Ad esempio nel programma di ieri, sul terremoto e sul rischio nucleare, a mio avviso è stato saggio.
Non ha fatto una propaganda a prescindere sul nucleare (come ad esempio il ministro Romani da Vespa a Porta a Porta - dove mi è piaciuto un insolitamente calmo Di Pietro - in questo la penso come lui), ma ha evidenziato il problema, che esiste e non si può negare, e messo sull'avviso che scegliere una strada come quella del nucleare può comportare molti rischi.
Con Ferrara mi sembra di riascoltare il mio vecchio professore di storia e filosofia al liceo, che di ogni fatto storico ci dava sempre almeno due/tre versioni (quella marxista, quella cattolica, quella liberale) lasciando a noi il giudizio e la preferenza.
Lo ricordo con affetto e con gratitudine, per averci ritenuto capaci di scegliere e per averci consentito di farlo ed insegnato a farlo. Non è poco come dono che un professore può fare ai propri allievi.
Ciao!
martedì, 15 marzo, 2011, 16:43
Ferrara ieri: “Se i giapponesi vinceranno la loro battaglia nella centrale di Fukushima potremo dire che anche nella più grande devastazione quella fonte indispensabile di energia per i prossimi anni è relativamente al sicuro – spiega in fondo a un lunga e confusa riflessione – Ma se non vinceranno la battaglia, allora noi dovremo pensarci tanto, dovremo pensarci molto bene. Come dicono gli inglesi, meglio pensarci adesso, fare attenzione adesso, che compiangersi domani”.
Il foglio, qualche giorno prima del terremoto: “Energia positiva. La giusta battaglia di Veronesi contro i conservatori anti nuclearisti”. E la penna è incisiva: “Veronesi è convinto che l’Italia se continuerà a rifiutare il nucleare andrà incontro a un disastro”.
Equilibrato?
Un giorno più comunista di Marx
Quello dopo più socialista di Craxi
Poi diventa più cattolico del papa...
No comment, ma lo spazio che fu Di Biagi meriterebbe altra considerazione!
martedì, 15 marzo, 2011, 18:26
Beh, un cambio di rotta dell'opinione sul nucleare dopo gli avvenimenti del Giappone è comprensibile, e, direi, opportuno.
Direi anzi che trovo assurdo che un ministro della Repubblica, ieri sera da Vespa, continuasse imperterrito a dire che sul nucleare si va tranquilli...
Propiro le parole dette ieri da ferrara e da te riportate (le riporto qui di nuovo per comodità), fanno capire che forse così convinto del nucleare non lo è più:
“Se i giapponesi vinceranno la loro battaglia nella centrale di Fukushima potremo dire che anche nella più grande devastazione quella fonte indispensabile di energia per i prossimi anni è relativamente al sicuro – spiega in fondo a un lunga e confusa riflessione – Ma se non vinceranno la battaglia, allora noi dovremo pensarci tanto, dovremo pensarci molto bene. Come dicono gli inglesi, meglio pensarci adesso, fare attenzione adesso, che compiangersi domani”.
Spesso cambiare idea è da voltagabbana, altre volte però può essere segno di onestà intellettuale e assenza di pregiudizio.
martedì, 15 marzo, 2011, 18:45
Nel caso di Ferrara, sinceramente, continuo a mantenere i miei dubbi.
Cambio di rotta?
Cosa deve ancora diventare Ferrara?
Qui si discute della sorte di un pianeta come se stessimo decidendo sciocchezze.
Se tutte le sicurezze sul nucleare vanno in crisi in un paese come il Giappone, forse, non sono così sicure...
In Italia? Con la mafia ovunque e la possibilità di far soldi mettendo le scorie in qualche palazzina o in un impianto scolastico?
Di Fatto Ferrara non si pronuncia più di tanto: sta a vedere e sceglierà l'opinione quando la piazza sarà un po' meno in subbuglio.
martedì, 15 marzo, 2011, 18:49
Guarderò con interesse le puntate di "Qui radio Londra" per valutare meglio la sua posizione.
D'altra parte devo ammettere che il Foglio non lo leggo e un ferrara televisivo è da tanto che non lo vedo.
Ciao!
martedì, 15 marzo, 2011, 23:34
Quello che non riesco a capire è perchè tutti voi fate finta di non capire.
E il non capire è l'essere strumentalizzati da coloro che hanno fra le mani l'energia, che diventa il potere.
Il petrolio è in mano agli arabi; o almeno così credono tutti.
Ma in reltà le più grosse riserve nascoste sono negli Stati Uniti, e ancora non sfruttate perchè le famose sette sorelle (le compagnie petrolifere) stanno sfruttando i pozzi degli arabi.
E in Italia Moratti sorride, e non solo perchè ha battuto il Bayern, ma anche perchè inventandosi la crisi Libica sta vendendo la benzina raffinata l'anno scorso e pagata meno di una ciofeca ai prezzi attuali.
Ben venga l'auto elettrica.
Parliamo poi di energia nucleare come se fosse una scelta di vita o di morte, fra rimanere al buio o restare con la luce accesa.
Ma quanto costa effettivamente il nucleare? e quanto è pericolosa?e quanto tempo ci vuole per realizzare una centrale nucleare?
Passeranno diverse legislature.
A realizzare un tetto a pannelli solari si impiega circa una giornata, ed è più che sufficiente al fabbisogno di una famiglia.
Dimenticavo che da voi con pioggia neve e nebbia non è che la cosa funzioni alla perfezione, ma ho visto durante la mia gradita permanenza che qualcuno già si sta attrezzando.
Perchè fate finta di non capire che a nessuno dei nostri scalda scranni interessa fornire agli elettori una qualunque cosa che non costa nulla?
O aspettate che il nostro attuale premier o quello che verrà dopo rivendichi la legittima proprietà del sole e ci faccia pagare l'energia che ne deriva?
Continuate a meditare; la rivoluzione è sempre più vicina.
Buona notte.
mercoledì, 16 marzo, 2011, 08:28
Anche gli Interisti fingono di capire che tra il primo e il secondo tempo "qualcosa è cambiato". (petrolio?)mercoledì, 16 marzo, 2011, 18:14
Ciao don!
C'hai azzeccato
Le tue parole di ieri su Ferrara ("Poi diventa più cattolico del papa...") si sono avverate.
Nella puntata di ieri ha concluso citando ad esempio Gesù Cristo e "Chi è senza peccato scagli la prima pietra!", a proposito di Ruby, la ormai famosa ragazza per le ben note vicende del bunga bunga berlusconiano.
Beh, però a me il modo di condurre il discorso di ferrara piace.
Trovo che non sia cambiato molto rispetto a vent'anni fa: a prescindere dal giudizio su di lui, le parole che dice le trovo pertinenti e sviluppa il ragionamento in un modo che trovo gradevole.
Ciao!