lunedì, 28 marzo, 2011, 09:36
Non mi risulta che qualcuno abbia consultato Dio prima di impiantare le centrali nucleari in Giappone, nè, pare, abbia preso parte alle due guerre in Irak e a quella in Afghanistan.
Non è la sua infinità bonta ad aver scelto la logica del soldo che moltiplica il contante nella tasca del ricco, sottraendolo dalle casse dei poveri.
E' stato Dio a scegliersi e ad armare i "riformatori" Africani di ieri, diventati improvvisamente dittatori?
Le nazioni e gli stati si castigano già così bene da soli e non mi sembra che abbiano bisogno dell'intervento divino per farsi del male.
Certo, neanche l'ateo più convinto, riuscirebbe a trovare tante motivazioni per indurre l'uomo a fuggire il più lontano possibile dalla bontà divina.
lunedì, 28 marzo, 2011, 13:27
Credo sia opportuno fare spazio in me per accogliere gli altri, ma se prima non tolgo i fardelli inutili e difficile . Pensare che è naturalmente facile amare quello che c'è nel piu' profondo intimo. Basta non opporsi a Chi mi vuole veramente Amare.
A questo punto tutto sarà relativo e poco e nulla conterà.
lunedì, 28 marzo, 2011, 14:01
ciao a tutti !!non è in relazione alla tua riflessione di oggi ma sentivo il bisogno di ringraziare tuti per la piacevole giornata di ieri...nonostante il tempo per me c'era il sole!
buona settimana a tutti
lunedì, 28 marzo, 2011, 15:51
Grazie anche a te e, alla pioggia, per essersi data leggera leggera.
lunedì, 28 marzo, 2011, 22:52
Sabato pomeriggio, mentre cercavo di pennichellare sul divano, facendo zapping mi sono soffermato su un canale mediaset che trasmetteva il programma "La Tribù del Calcio".
Dopo il remake su Ravanelli, che mi sono gustato da tifoso, hanno trasmesso un servizio su Dudek.
Lodando la tua memoria, ricorderai che Dudek era il portiere polacco del Liverpool protagonista nella tragica (per i colori rossoneri) finale allo stadio Ataturk del 25 maggio 2005 dove la squadra milanese guidata da Ancelotti riuscì a dilapidare il vantaggio del primo tempo in pochi minuti nella ripresa, per poi perdere ai calci di rigore contro il Liverpool di Benitez.
Raccontava il portiere che, insieme al capitano della nazionale polacca e ai dirigenti, l'anno precedente era stato ricevuto in udienza dal Santo Padre, al quale aveva donato la maglia col numero 1.
Raccontava l'emozione provata nell'incontrare un Grande Uomo oramai quasi al termine della sua vita terrena, e della forza che questo Grande Uomo ha saputo trasmettere.
Ora, che la parata alla fine del secondo tempo supplementare sul doppio tiro di Sheva abbia fatto gridare al miracolo ci potrebbe anche stare.
Però dubito fortemente che da lassù il Pontefice scomparso da pochi giorni abbia guidato la mano del portiere sul tiro di Sheva o abbia potuto condizionare gli stanchi giocatori rossoneri inducendoli a sbagliare i calci di rigore, permettendo solo al cattolicissimo Kaka di centrare il bersaglio.
Il Cristo di Guareschi, rispondendo a Don Camillo che si lamentava della sconfitta della sua squadra di calcio contro quella di Peppone, rispose: "22 gambe avevano i tuoi giocatori e 22 gambe gli avversari".
Bella filosofia.
Mi chiederai ora cosa c'entra questa riflessione.
L'uomo gestisce il Creato, purtroppo, a suo uso e consumo, cercando di lucrare in questa vita senza sapere cosa lo aspetta dopo; e nel frattempo il povero rimane povero e il ricco sempre più ricco.
E in ogni caso, alcune volte è bello girare il coltello nella piaga dalla quale sgorga sangue rossonero.....
mercoledì, 30 marzo, 2011, 13:00
...e poi capisci perchè ci sono persone che con così tanta leggerezza si sentono in dovere di uccidere in nome del volere di un Dio.
io continuo a credere nella misericordia.
grazie anche da parte mia per domenica scorsa
