venerdì, 15 aprile, 2011, 10:07
Un fiore non ha bisogno di partecipare alle selezioni di Miss Italia e un'Aquila non volteggia nel cielo per ricevere applausi a scena aperta.
Un filo d'erba non è nulla da solo, ma è incredibilmente affascinante quando con i suoi fratelli diventa un prato.
Il pavone, anche lui, non indossa la ruota per gli scatti digitali di un qualunque fotografo e la sua esibizione, ha finalità che appartengono alla vita.
L'uomo è sempre più lontano dalla bellezza: si diletta in giochi estetici, ritrae il vuoto, fotografa l'effimero e dipinge il nulla di un'esistenza che separa il bello dal buono.
Se il bello perde di vista il buono, quel che rimane può rispondere all'esigenza degli occhi, ma lascia del tutto insoddisfatto il cuore.
venerdì, 15 aprile, 2011, 22:27
FIORI FINTI!
Sono coloro che dipingono di natura la plastica e poi, non contenti li regalano con la fantasia che così durano di più!
Sono quei petali spenti che si trovano sui cartelloni pubblicitari e che invogliano all'acquisto dando forma di sesso alla disperazione.
Sono cortesi signori incravattati che radiografano il tuo portafoglio, per esentarti dal domandare: trovano loro la tua voglia, e la trovano!
Si stampano sui dischi sui quali crediamo di ascoltare una chitarra, un pianoforte o un oboe, e poi...e poi basta una sera a concerto per chiedersi quali orecchie ci hanno dato quali bugie...
Nella pattumiera informe che qualcuno osa chiamare "arte contemporanea"; nei film nonsens che qualcuno chiama "cult"; nella musica classica contemporanea fatta di calci agli strumenti e di note sperdute nei meandri di menti malate; nei cibi liofilizzati; nelle belle strade di città che trasudano tristezza da ogni sole le si guardi, da ogni ora le si viva, da qualunque vetrina le illumini il tracciato spento che finge di essere a passo d'uomo...
La libertà di vedere il bello solo dov'è e di migliorare il brutto quanto possibile, si nutre di solitudine e silenzi e pensieri che colori suoni edifici cibi luci truccate, non riescono a fondere in un anomalo desiderio di stupire.
E - di solito - questa libertà porta al bello anche il buono!