venerdì, 6 maggio, 2011, 10:30
Libera di esportare democrazia dove petrolio chiama e libera di torturare i propri nemici, perché Miss Liberty è Francese e recita l'adagio "a la guerre comme a la guerre".
Libera di fabbricare prove inoppugnabili per spegnere le frequenze del dittatore ingrassato a dollari e ormai ottimo per il macello.
Libera di seminare uranio impoverito per il bene dei civili che potranno mettersi in coda e attendere l'estrazione della lotteria per guadagnarsi un bel tumore nei saldi di fine conflitto.
Libera di arrogarsi il diritto di decidere chi è buono e chi è cattivo e di revocare la carta verde quando il vento cambia e con il vento, anche le alleanze e le amicizie.
Libera di mettere i polli in batteria e di negare il fieno alle vacche, di gonfiare in ogni modo le carni e di giocare al piccolo farmacista con antibiotici e affini.
Libera di esportare sementi geneticamente modificati, di distruggere le varietà di mais in Messico, di contaminare i campi in Paraguay e di costringere al suicidio un buon numero di agricoltori Indiani.
Libera di imporre il consumo come vangelo dell'economia e la crescita come libro sacro dei popoli in via di sviluppo.
Libera di giocare a Monopoly con i soldi dei propri cittadini e di consentire alle banche di mangiarsi le case di quanti, si sono ritrovati in povertà, senza neanche capire bene da quale porta, miseria, sia entrata.
Libera di specchiarsi nella vecchia Europa e di sedurla con quel che resta di un'ideologia al tramonto che vorrebbe consumare anche quello che non c'è più.
Libera di pensare di poter sopravvivere a se stessa e di consegnare alla Cina le chiavi di un mondo che forse può ancora cambiare, ma non è che abbia più tutto questo tempo a disposizione.
lunedì, 9 maggio, 2011, 12:30
La violenza è sempre sbagliata ed ingiustificabile, però Don Fabio ha ragione a mettere in evidenza certe cose...
...forse anche a noi se fossimo nati in certi Paesi gli Stati Uniti non sarebbero molto simpatici...
Avranno molti lati positivi, ma già solo la loro prosopopea è molto fastidiosa.
lunedì, 9 maggio, 2011, 23:51
LA MERICA!
Mai capito se si lavora solo o ci si diverte solo, o qualcuno lavora solo e qualcun altro gioca solo, perchè allora è come da noi...
Mai capito se sono tutti in perfetta forma fisica con un fisico giocattolo da big gim, o se sono tutti grassi e ingolfati e stentano a muoversi in posti dove non è permesso rotolare, o se qualcuno fà il verso a Rocki e qualcun altro ingrassa le catene alimentari, perchè allora è come da noi...
Mai capito se è tutta città di grattacieli o tutta campagna e periferia molto country, perchè allora in questa seconda ipotesi è anche meglo che da noi...
Mai capito se i suoi abitanti sono ricchissimi e si perdono in party dalla mattina alla sera, o se sono in fondo ad un vicolo, repressi da una polizia corrotta e giustizialista, perchè allora è peggio che da noi...
Mai capito se è la più grande democrazia del mondo ed esporta civiltà, o se importa cervelli modelli e pensieri da società molto più antiche ed elabora sentenze di morte...
Mai capito se gli togli il giubbotto a questa grande Merica, se ci trovi coraggio da western o la viltà di una vecchia contessa che vorrebbe gli abiti che il titolo le impone, ma li deve rubare per indossarli veramente...
Mai capito se la più grande economia del mondo riesce a produrre quello che produce ai vertici di funzionalità e concorrenza per bravura sua, o se questo ha un costo enorme e comporta il sacrificio di molti uomini e donne che possono fregiarsi dell'onore della bandiera a stelle e strisce ma non possono godere nemmeno una scintilla di questi fuochi d'artificio perenni; perchè forse da noi tutto sommato gli resterebbe il sogno di questa italianità un pò pazzarella, che tanti ne ha persi ma molti ne ha salvati: figli suoi!
Mai capito dove finisce il sogno e l'emulazione e il "sì padrone!" e LA MERICA e dove inizia l'america: quello che ci resta di un sogno che è durato un pò di più degli altri perchè ha portato tante cose nuove per tutti: Babbo Natale in luogo di Gesù Bambino!
Questo il succo!
Ma a spremerlo non viene fuori più niente da bere, ce le siamo bevute proprio tutte e dopo aver posto anni luce di distanza tra noi e l'Autore, tra noi e l'origine, tra noi e l'infinito, torniamo a pensare che siamo solo uomini con o senza portafoglio, solo uomini che cercano l'infinito, che cercano l'origine e il suo Autore in tutto quello che ci porge la vita!
LA MERICA non serve più e il sogno torna a quell'altrove che solo dentro di noi, riposa!
giovedì, 12 maggio, 2011, 23:34
L'America.
Non ci sono mai stato, e il recondito sogno di fare il coast to coast in sella alla Harley è svanito quando il figlio della mia compagna ls scorsa estate ha deciso, dopo sei anni di duro lavoro in quel di New York, di mollare tutto e ritornare nel Bel Paese.
E tutto per una donna.
Ma lasciamo stare tutte le considerazioni del caso; mi limito a riportare la dscrizione del mondo americano attraverso le parole del nostro emigrante.
La TV porta nelle nostre case le immagini dei grattacieli, capolavoro di tecnologia con ascensori ultra rapidi, uffici e appartamenti da sceicchi, negozi inaccessibili alle nostre tasche, metropolitane che sfrecciano sottoterra, automobili da sogno, ristoranti dove con 200 dollari si degusta una bottiglia di barbera che da voi costa poco più di 5 euro.
Ma la maggior parte del territorio a ridosso della Grande Mela è formato da villette residenziali ben collegate con i mezzi pubblici (il mio interlocutore non poteva permettersi una macchina sia perchè era clandestino sia per l'alto costo dell'assicurazione obbligatoria), ma che avrebbero fatto ridere il muratore nostrano: costruite con pareti di cartongesso dove l'appendere un quadro comportava il rischio di bucare la parete e spiare il vicino di casa; talmente sottili da far capire a tutti se si pasteggiava ad acqua o a coca cola.
A parte i pochi "big Jim" o Rocky Balboa, la maggior parte degli e delle abitanti del Nuovo Mondo vestono XXXL grazie al tipo di alimentazione che sta cominciando a creare problemi anche da noi; ma tanto non hanno le nostre spiagge dove superare la prova costume.
Però si lavora, e si lavora anche 12-15 ore al giorno, se si vuole mantenere il tenore di vita che prevede casa di proprietà, auto nuova ogni 3 anni, figli al college e vacanze in Florida.
Ci sono persone che, dopo il lavoro "ufficiale", si dedicano al lavoro nero come giardiniere, muratore, idraulico, ecc.
TUTTO IL MONDO E' PAESE.
Il ragazzo lavorava in una grande concessionaria Toyota, la più grande d'America, messa in piedi da un nostro connazionale; lo stipendio mensile superava i 3000 dollari, e il suo compito era preparare le auto per la consegna.
La sua prima casa in fitto era in coabitazione con scarafaggi e altri animali simili, ma il mese successivo è riuscito a trovare di meglio, fino a trasferirsi nel New Jersey, la zone residenziale della Grande Mela, in una villetta del tipo descritto qualche riga fa.
L'America non è più il sogno del dopoguerra; premia il sovietico che vi emigra con bonus, casa e assistenza medica, il messicano che si accontenta della metà del salario, il cubano che rimmega Fidel Castro.
L'italiano no; 6 anni da clandestino dove anche dimenticarsi di allacciare le cinture di sicurezza in auto potevano significare espulsione immediata.
Però ora parla l'inglese meglio che l'italiano.
Almeno un lato positivo...
venerdì, 13 maggio, 2011, 10:57
LA ZONA ROSSA DEL CONTAGIRI!
Ti ringrazio Mino per la tua lunga dissertazione sul fare e vivere americano, qualcosa avevo già sentito anche io da qualcuno che c'è stato parecchie volte...
Mio fratello fino a qualche anno fà passava per lavoro lunghi periodi negli States, ora non più perchè ha istituito un centro di ricerca internazionale via web...
Sempre molto interessante comunque avere qualche notizia in più...
Qualche dubbio semmai lo nutro sull'idea che sia un vantaggio parlare meglio l'inglese dell'italiano; si imparasse a mantenere un minimo di italiano con le vocali anzichè parlare soltanto: sms, nn, tvb, ecc..., e usare i verbi a livello di elementari sarebbe già un passo avanti!
Spero però di non aver dato a credere che il mio post fosse interessato a porsi molte domande sui dettagli di vita americana; in realtà la mia era una non troppo (almeno spero, dunque!) velata critica sulle risposte più che domande, alle quali un popolo che si ritiene il più evoluto ed in grado di sparare sentenze sul grado di evoluzione di stati considerati minoritari...., sulle risposte dicevo che si è dato.
E un'affermare che detengono - secondo me - un primato di fallimenti!
La popolazione più "evoluta" dell'umanità, si è allontanata così paradossalmente dalle domande primiere, da arrivare a preoccuparsi terribilmente di allungare il numero dei respiri di un vivente fino a 100 anni, senza percepirne la ragione, sopprimendo a forza il desiderio primario di capire qualcosa sul CHI - QUANDO - DOVE - PERCHE'!
A me sembra la zona rossa del contagiri, quella che non serve a far camminare meglio l'auto, non migliora la qualità del viaggio - anzi semmai la peggiora - ma cerca di mettere tutto a tacere con la velocità assurda, il rumore assurdo, il limite in ogni cosa, lo sforzo massimo del motore per dimostrare cosa???
Che non ci si sà più godere il viaggio,....e perchè?
Perchè non si stà più bene nel viaggio,....e perchè?
Perchè il viaggio non interessa più,....e perchè?
Perchè non si ha più una meta da raggiungere,....e perchè?
Perchè l'ebbrezza della rossa del contagiri ha spento ogni interesse e ricerca interiore,....e perchè?
Chiedetelo a Tommaso!
Si preferisce una "ricchezza" vuota quanto immediata, ad una ricchezza vera ma faticosa.
La storiella degli emigranti partiti con una valigia di cartone e tornati ricchi, che sembra tanto voler sottintendere che chi è caparbio e lavora duro ce la farà, rappresenta l'esatta ragione del fallimento americano.
L'infelicità a tutti i costi per via di una ricerca al di fuori di sè stessi anziche all'interno, una ricerca che premi il subito con tutto il degrado morale e la precarietà a cui si deve sottomettere un essere umano, per raggiungerla.
In altre parole: la strada più semplice!
Altro che la più dura!
Si è cercato di convincere per decenni che chi era in grado di lavorare 15 ore al giorno avrebbe trovato la felicità tramite la ricchezza, ed invece ha trovato l'infelicità tramite la povertà più assoluta: il non riconoscersi nemmeno più come figli di Dio!
Stiamo tornando all'era della pietra, altrochè progresso!
Bambine che si prostituiscono a 8 anni sul web, genitori impazziti che premiano tutto col denaro e sognano figlie veline e figli "importanti", seconda casa terza auto weekend lunghi viaggi dall'altra parte del mondo vita fino a 90 e oltre anni.....e siamo stranamente tutti incazzati neri e pronti ad uccidere con le mani o peggio con l'astuzia chi ci disturba nella nostra "emancipazione".
Stiamo correndo effetto boomerang: verso l'età della pietra ma siamo partiti con una valigia di cartone e ora torniamo con un carro d'oro: questa l'unica variante.
Ci stiamo perdendo l'uomo!!!