mercoledì, 25 maggio, 2011, 10:16
Sulle pagine web del Corriere è possibile ascoltare una chicca, una perla rara, una prova testimoniale dei danni che il senatur avrebbe potuto infliggere al vinile leggero, se non avesse ripiegato sulla carriera politica.
Nel 1964, Umberto Bossi, incide con lo pseudonimo "Donato", un 45 giri per la casa discografica Caruso.
"La notte è lunga sai e non finisce mai" canta in Sconforto e, subito dopo, "Piangerò sulla vita passata", mentre chi ascolta desidera piangere su quella presente e futura. Il lato B ci regala "Ebbro" che i posteri potranno incorniciare come manifesto "celodurista".
In attesa di scovare un 45 giri di Fassino o un long playing di Giovanardi metto sul piatto il remix di Matteo Renzi che ulula "Rottamiamoli" e, forse, dovrebbe incominciare da se stesso.
Buon ascolto!
giovedì, 26 maggio, 2011, 00:01
La vita ci insegna che a volte si cambia.
Giosuè Carducci nasce amante della sinistra Mazziniana per poi diventare conservatore monarchico, Emilio Fede nasce tifoso juventino per poi (fortunatamente) diventare acceso milanista,
Ritchie Blackmore nasce incommensurabile chitarrista rock per poi diventare interprete di incomprensibile musica indiana, Clemente Mastella nasce ubriaco per tutte le volte che è passato da destra a sinistra e viceversa.
Non dimenticherò mai lo sguardo fiero di Baglioni nel presentare sul palco durante un suo concerto il figlio alla chitarra, o lo sguardo imbarazzato di Johnny Dorelli nel presentare il figlio Gianluca (che tra l'altro gli somiglia moltissimo).
Il mio pensiero, triste, va al Trota...