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Rosso Relativo 
martedì, 31 maggio, 2011, 11:03


Non si tinge di rosso questa tornata elettorale che sventola fazzoletti arancioni ancora in cerca di definizione.
La messa cantata dei Fassino, Pisapia, De Magistris & co, non è una vittoria della sinistra, ma una sconfitta cocente della destra che vede alle corde il proprio imbonitore di fiducia.
Il piazzista di Arcore non è più profeta neanche in patria: ha smesso di annunciare il vangelino del lieto consumo e della frescura leggera del fisco che non tocca le tasche dei contribuenti, per imbroccare il percorso apocalittico che lancia anatemi e strali contro la magistratura satanica, il nomade diabolico e il demone islamico. Ha perso di vista il ventre degli Italiani e continua imperterrito, anche oggi, a blaterare un delirio di onnipotenza che interpreta la breccia di Pisapia come se fosse il tradimento di un popolo Giuda e Caino.
Quello che gli "orange" dovrebbero considerare attentamente è l'assenza, allo stato attuale, di un leader credibile nel centrosinistra e la convergenza di voti determinata da un nemico comune, ma ben lontana dalla capacità di mettere insieme i troppi frammenti di un' Italia che resta aspramente divisa. Una coalizione dei nemici di Berlusconi può, forse, rimandarlo a casa, ma se anche vincesse le elezioni politiche riuscirebbe mai a governare?

Mino 
mercoledì, 1 giugno, 2011, 00:28
La storia ci insegna che Indiani (non quelli con le piume) e Pakistani tempo fa si allearono per cacciare l'odiato nemico Inglese, salvo poi guerreggiare fra di loro (una volta ottenuta l'indipendenza) sia per le evidenti differenze religiose che per i diversi modi di vivere.
Stessa cosa in Africa e nel Sud Est Asiatico.
E perchè non qui da noi?
Cacciato un Berlusconi succederà la stessa cosa: le differenze di pensiero politico sono troppo evidenti, e sopratutto c'è ancora qualche fetta di torta, nemmeno tanto rancida, da spartire.
Nel frattempo abbiamo, anzi avete perchè io ho preferito la moto alle urne, risolto il problema di diverse migliaia di precari della politica, dando loro un posto di lavoro fisso per i prossimi cinque lunghi anni con stipendi, privilegi e conseguente pensione alla faccia dell'artigiano che dopo una vita dedicata al lavoro in uno stato che partecipa volentieri agli utili ma non alle perdite d'esercizio, si ritrova forse con una pensione da fame e costretto a pagarsi le medicine se dovesse sentirsi poco bene; nella speranza, poi, di non dover cercare un ospedale aperto e senza tagli ai posti letto.
E intanto i poliziotti di Campobasso protestano perchè le auto di servizio non hanno benzina nei serbatoi, mentre quella di Di Pietro, rigorosamente blu con due autisti e scorta, non ha questo problema.
Los Indignados spagnoli presto diverranno incazzados italiani.
La rivoluzione è sempre più vicina.
Buona notte.

Rué 
giovedì, 2 giugno, 2011, 20:19
Visto che qualcuno comunque doveva essere eletto sindaco, e quindi essere mantenuto dalla società per svolgere un'attività di calcolo, controllo, progetto e protezione, ma anche adattare lo spirito di un popolo a quello che piccole leggi locali possono favorire od ostacolare,........preferisco rischiare che questi siano amministratori lontani dal pensiero berlusconiano.
Non mi impressionano certo le auto blù dei politici, se penso alle ingiustizie volute rendere norma e legge da chi aveva già tutto; però rimango dell'idea che un buon amministratore non sia per forza di destra o di sinistra, perchè in entrambi le posizioni se ne sono visti di validi e di scadenti.
Piuttosto mi compiaccio parecchio invece che gli italiani in genere comincino a prendere coscienza che esser governati male è una cosa, alla quale siamo abituati da sempre, essere governati da Berlusconi è però merce per altri mercati...
Sicuramente non basta questo per avere un programma unitario serio e realizzabile, ma è importante per prima cosa rendersi conto di quello che assolutamente non si vuole più, per poi cercare di concordare anche su cosa sia meglio dopo.
Certo come sono sempre stato, che ad un lieder forte e "carismatico" come Berlusconi, vada contrapposta una squadra di uomini validi e senza carismi apparenti!
Infatti quando diciamo che un uomo è carismatico, di solito ci riferiamo ad una persona che col suo modo di fare e di essere ci ha già fottuti.
Meglio una persona che un personaggio!

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