mercoledì, 1 giugno, 2011, 10:31
Rileggo vecchi appunti, lettere scritte a mano, le prime tracce per un'omelia scritte rigorosamente a matita: sono così lontane quelle parole a tanti anni di distanza e una buona parte, oggi, non le scriverei più.
C'è maggiore somiglianza nei fogli dattiloscritti con due dita premute in modo irregolare; alcune lettere quasi scompaiono, altre bucano il foglio.
La carta è testimone di quanto una persona cambi, delle emozioni che più non le appartengono, delle idee che una dopo l'altra hanno stravolto l'io di partenza e di quel punto d'arrivo ch'è sempre relativo e parziale.
La carta che utilizzo sempre meno, la penna insicura in quei caratteri poco allenati e ormai abituati alla velocità che un vecchio foglio non sostiene.
Non è che abbia conservato molto di quel passato tra le righe e sono costante nel perdere i dati affidati a un computer.
La storia non rispetta le nostre carte, va avanti con noi e abbandona dopo pochi passi quell'istante di coscienza tra quello che siamo stati e quello che siamo diventati.
Quello che saremo, con buona probabilità, è ancora tutto sa scrivere.
venerdì, 3 giugno, 2011, 00:03
LA LIBERTA’
La libertà di allungare una mano e cogliere il frutto da quella pianta
La libertà di camminare oltreasfalto sulla terra e tra i sassi senza cedere allo sforzo
La libertà di respirare senza trattenere il fiato per lo smog
La libertà di vedere la vita nella vita senza scappare in direzione contraria
La libertà del silenzio che lascia parlare i fatti
La libertà della musica che impegna il mio cuore a giurare
La libertà di imparare da chi mi cammina avanti e segna la via e seguo il suo odore
La libertà di spegnere le lacrime con la carta assorbente che solo Lui mi ha dato
La libertà di otturare con una mano la macchina da presa che mi osserva e mi detta ogni mossa di una vita da attori e non da regista
La libertà di sbagliare e di pregare per il Tuo perdono
La libertà di raccontare una storia che inizia dove la terra è rossa e termina tra gli ulivi di un orto che è nodo di unione tra due legni che sanno di croce
La libertà di non condividere il potere e non partecipare ai suoi dividendi
La libertà di rifiutare la colla che attacca al denaro: il possesso
La libertà di vivere gioia e dolore come due facce di una medesima medaglia
La libertà di scegliere la luce meno abbagliante perchè è quella che indica la strada e l'altra la confonde
La libertà di provarci con tutti i limiti delle fattezze umane a cui sono sottomesso
La libertà di pregare ad un passo dal carro armato che spara e non uccide la fede
La libertà di scendere nell'anima e trovarti lì che mi aspetti…