giovedì, 9 giugno, 2011, 08:29
Forse hai troppi soldi per capire chi ha soltanto l'affetto di un cane e quello che per me è un amico prezioso, per te è un bastardo rabbioso.
Però, lasciamelo dire, quando ti avventi su di lui perché ha osato dire "bau" al tuo passaggio, il bastardo rabbioso sei tu. Sei anche vigliacco, perché te la prendi con un piccolo barboncino e ho tutti i miei dubbi nel pensare che ti saresti comportato allo stesso modo, se al suo posto, ci fosse stato un rotweyler o un alano.
Non sono che un mendicante con disturbi psichici evidenti, però so distinguere l'affetto di una moneta, nello sguardo di chi per un istante prova a pensare quel che significhi vivere al crocevia di una strada affollata a due passi dal centro commerciale in cui si celebra la messa cantata dell'opulento a cui non posso partecipare.
La tua ragazza ha sorriso mentre partiva il calcio che la buone sorte ha risparmiato alla mia bestiola, evidentemente, vai a braccetto con la tua stessa mediocrità, firmata sino ai piedi.
La giovinezza ti appartiene, il denaro non ti manca e la salute sembra buona: vai tranquillo che per sopravvivere non c'è alcun bisogno di un minimo di compassione.
(A un turista senza nome e senza cuore in transito tra la Cattedrale e l' Etoile in quel di Nice)
giovedì, 9 giugno, 2011, 16:15
Attenzione ragazzo dal calcio facile.... non sai quel che ti riserva il futuro, non dico che diventerai un mendicante, ma chissà, magari tutto il tuo benessere potrebbe anche andare a farsi friggere.....
Scusate lo sfogo senza senso.
venerdì, 10 giugno, 2011, 14:05
Ogni commento è superfluo.
L'unica cosa certa e che se il turista senza nome fosse stato Ringhio Gattuso si sarebbe fermato a parlare col cane che certamente col suo "bau" intendeva salutare un suo idolo.
Il rotweyler interista gli avrebbe forse rimproverato, rischiando una solenne pedata, i commenti rivolti a Leonardo...
Bentornato dalla vacanza, comunque.
Hai pensato al sermone di domenica prossima?
venerdì, 10 giugno, 2011, 15:40
Mia mamma diceva sempre che quando uno ha tante fortune (quasi tutti hanno molte fortune, come una casa dove vivere, il cibo da mangiare senza problemi, poter godere di vestiti puliti, etc.) deve avere carità per chi non ha la stessa fortuna, dove per carità si intende quello spirito di andare incontro, anche solo con un gesto o un sorriso, agli altri meno fortunati di noi, con lo spirito di condividere con chi ha meno le nostre fortune.
Evidentemente quel ragazzo, forse anche inconsciamente, non si rende conto di quanta fortuna ha nè qualcuno glielo ha spiegato.
venerdì, 10 giugno, 2011, 18:23
Mino, caro Mino, non parlerò certo di referendum nella domenica di Pentecoste e quel che penso da un punto di vista politico, ammesso che abbia ancora un pensiero in proposito, non entra in un'omelia se non negli aspetti in cui è la Parola stessa a richiederlo.