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The web killed the video star 
mercoledì, 15 giugno, 2011, 09:54


Qualcosa sta cambiando!
La Repubblica Televisiva Italiana esce sconfitta dalla manifestazione referendaria e viene messa alle corde dal web e dalla rete umana che ha saputo costruire un messaggio più credibile di quello che quotidianamente appare nel bel paese dei Vespa e dei Minzolini.
L'Italia non ha più voglia di parlare la lingua del grande fratello e sono sempre più numerosi i cittadini alla ricerca delle informazioni che i telegiornali tacciono abitualmente.
C'è un quinto sì, quello sottinteso e tuttavia, il più importante: è il sì di chi vuole partecipare, di chi rifiuta gli inviti ad andare al mare, di chi non ha bisogno del consenso del proprio partito per utilizzare la propria coscienza e decidere.
Bersani, Vendola, Fini, Casini & soci cantano vittoria, ma ignorano che quel 57% di Italiani è trasversale e non ha bisogno delle indicazioni di un partito per mettere in moto i propri neuroni.
Qualcosa sta cambiando e i nostri baldi politici di mestiere, è bene che ritrovino la sintonia con quel popolo che sta imparando a cambiare canale e sa bene che il tasto dell'accensione è anche quello dello spegnimento.

Cometa 
mercoledì, 15 giugno, 2011, 17:33
!!!!

:BRAVO:

ALTRO 
mercoledì, 15 giugno, 2011, 19:05
Hai ragione, è un segnale molto forte che gli Italiani non ne possono più e vogliono un cambiamento.

Perchè non far passare sotto referendum la proposta di riduzione del numero di deputati e senatori, del loro stipendio, ed altre cose del genere?

La gente, e soprattutto quelli che non sanno come sbarcare il lunario fino a fine mese, non ne può piùùùùùùùùùùùùùù!!!

:BACIO:

Mino 
mercoledì, 15 giugno, 2011, 21:38
Come gli artisti sotto la tenda del circo: perplessi.
Si trattava di quesiti abbastanza scontati, dove già il pronostico era da Milan - Acquapozzillo giocata al Meazza con l'Acquapozzillo imbottito di riserve, l'allenatore squalificato in tribuna e il presidente ch non paga gli stipendi ai giocatori da un paio d'anni.
Ed è inutile ripetere la prova inserendo una drastica riduzione degli stipendi e privilegi onorevoli, finanziamento pubblico ai partiti ed eliminazione degli enti inutili; stesso risultato.
Aspettiamo di vedere come questo ed il prossimo governo prenderanno atto del risultato.
La rivoluzione è solo rimandata.
Buona notte a tutti.

hermione 
mercoledì, 15 giugno, 2011, 22:09
io sono contenta, a quanto pare c'è un italia che non è assopita!

anzi sarebbe stato bello avere anche qui referndum personalizzati relativi a tante problematiche cittadine, proprio come è stato fatto a milano...chissà che non si sarebbe riusciti ad avere voce in capitolo e considerazione riguardo a tanti interventi di cui bisognerebbe parlare di più.
penso per esempio: alla casa degli alpini nel parco rio crosio,il recupero degli immobili dismessi del vecchio ospedale e della maternità, alla tangenziale, alla pedonalizzazione del centro e la costruzione di improbabili parcheggi...


Commenti 

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