martedì, 21 giugno, 2011, 10:42
Ti scrivo da un cielo di girasoli
da una pioggia silenziosa e mite...
Ti scrivo da una stanza accanto
da una parete ch'è anche tua...
Ti scrivo da un mare quieto e dolce
dalla foce del fiume che ti ha bagnato...
Ti scrivo dal nulla che tanto temi
dalla vita che ancora non conosci...
Ti scrivo dall'uscita di un ospedale
da una guarigione diversa dalla tua...
Ti scrivo dalla cicatrice di una ferita
dal dolore che diventa esperienza...
Ti scrivo da un campo di nuvole
da un prato infinito di cirri luminosi...
Ti scrivo dal tempo che non c'è più
dall'attimo che sopravvive alla storia...
Ti scrivo in ogni modo il mio sorriso
dal brivido che avverti quando sono vicino...
Ti scrivo perché alzi il tuo capo
perché c'è ancora molto da leggere...
Ti scrivo e non importa se non comprendi
prova e riprova da un qualunque orizzonte...
Ti scrivo che il vero si vede solo a metà
l'altra metà del vero non è lontana.
martedì, 21 giugno, 2011, 17:17
Sai Don, ieri ho sperato tutto il giorno che tu scrivessi qualche cosa di simile. Tutti i giorni penso a lei e soprattutto ieri...
Grazie Don.
Ciao Mari.