mercoledì, 22 giugno, 2011, 15:32
Che cosa aspetta il pollaio del centrosinistra a scegliersi un leader?
Perché pretendono le dimissioni di Berlusconi senza aver ancora risolto il problema delle eventuali alleanze?
Quando Di Pietro, Franceschini, Bersani, Vendola e tutti gli altri si ritroveranno privi di un nemico comune, avranno ancora qualcosa da spartire che non siano le poltrone?
Se mai tornassero a governare, chi potrà raccogliere l'eredità di Mastella?
mercoledì, 22 giugno, 2011, 17:59
Io spesso ho pensato che l'unico punto di coesione della sinistra italiana sia l'avere un nemico comune, Berlusconi.
Ora che questo è ai minimi storici, di colpo si aprono orizzonti che sorprendono persino gli stessi della sinistra.
Pensare che agli italiani basterebbe qualcuno che pensasse di fare poche cose, ma bene ed onestamente, senza guardare al proprio tornaconto.
All'italiano basterebbe già non essere più preso per i fondelli.
Eppure sembra che non si riesca a trovare nessuno...
mercoledì, 22 giugno, 2011, 22:26
MI CANDIDO IO!!!!!!!!!!
Il mio patto con gli Italiani:
1) riduzione dei parlamentari a 30 unità divisi in due camere in modo da farli riunire nei locali adibiti alle assemblee condominiali;
2) abolizione delle provincie e di tutti gli enti inutili;
3) riduzione drastica degli stipendi e privilegi portando pian piano la politica al livello delle associazioni di volontariato;
4) secessione del Sud dal resto d'Italia, e visto che in Basilicata c'è il petrolio il sud farà parte dell'OPEC;
5) riduzione, al sud ovviamente, del prezzo della benzina ad eccezione dei consumatori in possesso della tessera dell'Inter di qualunque Italia facciano parte;
6) applicazione delle imposte di esportazione per i prodotti alimentari del suolo che raggiungono i mercati del nord;
7) introduzione del visto sul passaporto qualora qualche leghista voglia venire a godersi le vacanze quaggiù.
8) proprio perchè mi sei simpatico, ripristino della congrua ai sacerdoti.
Domani ho una riunione a Milano con un volo che parte alle 6.
Ho già messo in tasca il passaporto.
Buona notte
giovedì, 23 giugno, 2011, 09:24
Non dimenticare il permesso di soggiorno, il giubbotto antiproiettile e l'attestato di frequenza al corso di storia padana in veneto mdioevale.
giovedì, 23 giugno, 2011, 10:28
Non mi fido a dire che qualunque maggioranza sarà meglio di questa, anche se in effetti ci vuole proprio poco!
Però suppongo che nessun capo del governo futuro, incarnerà il volto dell'uomo dapprima più osannato (nella speranza che si verificasse un'emulazione economica e sociale possibile), successivamente più invidiato quando era evidente quasi a tutti che i dividendi erano già tutti impegnati e che semmai occorreva "spegnere" l'amico Bossi, ed infine più odiato quando ormai le carte del tutto scoperte con l'immagine di un vecchio porco impenitente aveva sostituito - nell'immaginario di molti italiani - quello di un presidente operaio e sportivo che aveva energie e volontà sufficienti per occuparsi dei problemi del paese.
Quando è diventato chiaro anche ai "non vedenti" il motivo, l'origine ed il fine della sua scalata economica e di potere, cioè l'approdo indiscusso a quel popolo delle libertà contro il popolo delle schiavitù; di quelle libertà poi, anche più illecite e malate tipiche di chi del denaro ha ormai consumato tutto e non gli rimane che l'osso che sovente si tramuta in carne di giovane ragazzette....
Il tempo è scaduto,
e si comincia persino a sentire in giro qualche ragazzo che osa nuovamente affermare: "forse il denaro comunque non è proprio tutto!"
Questo - e soltanto questo - apre degli spiragli reali di sostanza, e potrebbe risollevare un tantino il popolo delle schiavitù...
giovedì, 23 giugno, 2011, 23:28
Ritorno ora dalla operosa metropoli lombarda.
"Milano, comune deberlusconizzato" era la scritta che campeggiava su un cartello stradale posto all'ingresso della metropoli appena dopo l'uscita della tangenziale.
Oppositori di regime? Tifosi interisti invidiosi? O semplicemente cittadini stanchi di vedere il politico intento a fare non gli interessi della collettività ma gli interessi propri?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Ma è il "dopo" che fa paura a tutti.
E in attesa del nuovo Congresso di Vienna e di sapere come verrà diviso il potere dopo la disfatta del novello Napoleone, godiamoci l'aumento dell'IRPEF regonale che il governatore pugliese ha imposto ai suoi sudditi per sanare la voragine che la sua maggioranza sedicente onesta e popolare ha creato con una allegra amministrazione.
Sanità a parte, sono stati spesi milioni di euro per siti internet, finanziamenti a spettacoli per pochi intimi, contributi a lungometraggi mai realizzati, rimborsi spese per viaggi in giro per il mondo con amici e parenti al seguito allo scopo di diffondere la pugliesità nel pianeta.
Se bastasse organizzare un viaggio su Marte (ovviamente senza ritorno) per liberarci di costoro, saremmo tutti favorevoli ad autotassarci.
Ma, come si dice nella capitale, morto un Papa se ne fa un altro.....
Buona notte.
P.S.: poveri milanesi! sulle bancarelle degli ambulanti si vendevano a 5 euro al kilo le stesse ciliege che l'altro giorno ho pagato a 1 euro...