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Pagherò 
giovedì, 7 luglio, 2011, 11:25


La misura è davvero colma e i signori del "pagate voi oggi che domani, forse, tocca a noi" andrebbero presi a calci nel sedere dal primo di destra, all'ultimo di sinistra.
Nel 2013?
Per quale motivo?
Le province? Qualche anno fa erano tutti pronti ad abolirle, ma adesso? Adesso la destra dice sì e la sinistra non ha neanche il coraggio di dirlo, ma fa bene i suoi conti e se ne lava le mani.
I costi della politica sono una cambiale a vita e non è così lontano il giorno in cui il nostro paese si ritroverà nei pressi della Grecia o del Portogallo.
La casta dei castori continua a sgranocchiarci sul muso la propria lauta merenda e qualcuno, pochi a dire il vero, trova ancora il coraggio di battere le mani.

Mino 
sabato, 9 luglio, 2011, 23:46
Qualche anno or sono, parcheggiato in una via del centro aspettando che mia madre finisse di fare shopping, fui avvicinato da Vincenzo, un parcheggiatore abusivo che da anni vedevo sempre al suo "posto di lavoro", e al quale avevo già dato il mio contributo di pochi spiccioli (c'era ancora la lira), un uomo che aveva abbondantemente superato i 60 anni e i 150 chili di peso.
Mi chiese una sigaretta, e gli risposi che avevo smesso di fumare da alcuni anni; meravigliato mi chiese come avessi fatto a smettere, e candidamente gli risposi che in un brutto periodo della mia vita non avevo i soldi per comperarle.
Se ne andò scandalizzato.
Ed ecco la nostra situazione politico-amministrativa; nel momento in cui finiranno i soldi bisognerà rinunciare a qualcosa.
Fra il latte ai bambini e le sigarette io ho rinunciato a queste ultime; faranno lo stesso i nostri amministratori?
Rinunceranno a lauti stipendi privilegi liquidazioni e pensioni o "continueranno a fumare"?
Il costo della casta è noto a tutti, ma nessuno si lamenta se non con trafiletti su giornali di periferia che pochi leggono, e la cifra ha raggiunto livelli da far girare testa e altre parti del corpo al povero contribuente che, dopo aver rinunciato alle sigarette, deve anche decidere di che altro privarsi per arrivare a fine mese.
Grecia e Portogallo possono essere più o meno nei pressi, ma molto, molto più vicina è la rivoluzione; non tanto pacifica come gli "indignados" spagnoli ma un po' più vicina ai nostri cugini d'oltralpe, che quando si rivoltano qualcosa la ottengono: con le buone o con le cattive.
Per la cronaca, un paio di settimane dopo sono ritornato nella stessa via, e sono stato avvicinato da un altro parcheggiatore abusivo più o meno della stessa taglia.
Meravigliato gli ho chiesto che fine avesse fatto Vincenzo, e candidamente mi ha risposto di essere il cognato e che lo stava sostituendo perchè Vincenzo era in ferie.
E, cambiando argomento, anche a Marina di Tortora (Cosenza) il venditore di cocco sulla bellissima spiagga strillava in playback.
Si, anche io mi sono concesso una giornata di ferie; valgo forse meno del parcheggiatore abusivo?:SUMMER:
Buona notte.

Silly 
lunedì, 11 luglio, 2011, 13:01
Vado fuori tema per mandare al donz un sorriso specialissimo!

dieffe 
lunedì, 11 luglio, 2011, 17:06
Grazie!


Commenti 

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