lunedì, 25 luglio, 2011, 17:38
Tu dov'eri?
Dove ti trovavi uomo?
Dov'era la tua ragione?
Dov'era il tuo sentimento?
Tu dov'eri?
Tu che rubi il fuoco,
Tu che ti scotti,
Tu che scarichi la responsabilità...
Tu che rivendichi libertà
Tu che scegli qualsiasi forma di schiavitù
Tu dov'eri?
Dove soggiornavi uomo?
Tu che salti in aria
Tu che hai costruito l'ordigno
Tu che chiami fede la vigliaccheria
Tu che parli di volontà di Dio
Tu che non sei neanche più umano
Tu che apri conflitti ovunque
Tu che fabbrichi prove a tavolino
Tu che chiami dio il petrolio
Tu che sei sempre in guerra
Tu che: il guadagno e il possesso
Tu che: il potere logora chi non ce l'ha
Tu che saccheggi un pianeta
Tu che bevi in faccia a chi è disidratato
Tu che prendi le tue decisioni
Tu che non mi chiami mai in causa
Tu che bestemmi dopo il disastro
Ero dov'eri tu...
E tu, come Caino,
cieco di rabbia e di paura
hai guardato altrove.
lunedì, 25 luglio, 2011, 19:03
Sì, don, hai ragione, se consideriamo il genere "uomo" globalmente.
Però, se distinguiamo tra uomini e uomini, perchè la cattiveria di pochi deve aver la meglio sulla bontà, o anche solo sulla non cattiveria, di molti?
Le domande che mi frullano per la testa sono:
- ma Dio, se non può fare nulla, vuol dire che soccombe al male, cioè che non è onnipotente?
- ma Dio, se non vuole fare nulla (peggio ancora) vuol dire che ha un atteggiamento del tipo: "Tiè, così imparate!"
Sono disorientato...

lunedì, 25 luglio, 2011, 23:48
Riflessione seria dovuta agli antibiotici con cui cerco di limitare i danni alla gengiva per permettere al dentista di separarmi da un amato dente che da quasi 50 anni fa il suo onesto lavoro; il tutto entro dopodomani perchè poi chiude per ferie.
Non è facile spiegare e capire perchè l'Onnipotente permetta all'uomo di distruggersi.
E' più facile, invece, ricorrere alla fede ed ai suoi misteri.
La Legge Divina recita "non rubare", ma il Creatore condanerebbe colui che ruba perchè non ha nulla da mangiare per se e per i propri figli?
E condannerebbe colui che non porge l'altra guancia per difendere la sua famiglia o il più debole?
E potrei continuare con luoghi comuni come "la giustizia non è in questo mondo" o parlando all'infinito delle teorie islamiche e buddiste, ottenendo solo di creare confusione.
Non me ne voglia l'amico Altro che definendosi disorientato esprime il parere di molti fratelli cristiani, ma basta pensare che l'Onnipotenza del Creatore ha scritto per ciascuno di noi un destino che non si può cambiare.
Però si può e si deve continuare a percorrere la strada che ci è stata assegnata come un binario, fino ad arrivare alla stazione dove la nostra locomotiva si ferma e va in deposito.
E non c'è bisogno di pagare il biglietto.
A proposito, ho sentito che c'è stata una forte scossa di terremoto dalle vostre parti. Tutto bene?
Chi ha paura può trasferirsi qui; l'Altopiano delle Murge con la sua conformazione carsica attutisce le scosse che hanno colpito in passato Molise e Basilicata, la scarsa profondità del mare Adriatico rende impossibile la formazione di tsunami, e il vulcano più vicino è a circa 300 kilometri.
Buona notte a tutti.
martedì, 26 luglio, 2011, 00:10
Ciao Mino|
c'è stata una scossa, abbastanza forte, dalle parti del torinese, ma a sinistra di torino, noi a destra di torino l'abbiamo sentita poco (qualcuno l'ha distintamente avvertita, io no).
Sì, sono disorientato, perchè mentre cerco l'abbraccio di Dio che mi consoli, nello stesso tempo Gli chiedo perchè, perchè, perchè non mi rassegno all'idea che Lui avrebbe potuto impedire queste atrocità.
E' un dolore che faccio fatica a sopportare.
Ciao e buona notte a tutti!

martedì, 26 luglio, 2011, 01:32
Siamo liberi e quale libertà avremmo se Dio si sostituisse a noi?il male di pochi? E quello che compiamo tutti ogni giorno? Quanti bambini e fratelli muoiono ogni giorno per l'indifferenza di una buona parte del nostro mondo civilizzato? Non è agghiacciante allo stesso modo di una strage? Forse dovremmo assumerci le nostre responsabilità e smetterla di chiedere il suo intervento. Abbiamo ricevuto le mani, il pensiero, la possibilità di agire: sta a noi il compito di cambiare le cose.martedì, 26 luglio, 2011, 22:30
« Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio. » (Matteo 13,24-30)
Una parabola che conosciamo tutti bene, per riflettere sul significato della dualità bene-male; e per apprendere che forse il bene non esiste senza il male, e soprattutto, quello che mi colpisce di più: "perchè non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano".
C'è il rischio di rendere "innocuo" anche il bene, di renderlo inutile e forse di regalare pagine d'amore al male, l'unico possibile quando non occorre riparare nulla.
Sembra filosofia, ma non c'è nulla di più materiale!
Per amare occorre scovare il dolore, la menzogna, l'ingiustizia, la malattia, le bombe e l'indifferenza...
Riconoscerle come ha fatto egregiamente Fabio, chiamarle per nome e tentare di sovraincidere (passatemi - per abitudine nel farlo - il relativo termine tecnico della registrazione musicale) linee melodiche nuove che portino altrove il "significato" del brano... Sapendo che non si può annullare le precedenti linee melodiche scabrose (il male), nulla ci vieta di usarle per appoggiare sopra le linee giuste (il bene) e orientare diversamente l'andamento del brano.
La vita.....questa sconosciuta!
martedì, 26 luglio, 2011, 23:14
LA VITA......QUESTA SCONOSCIUTA!
CHI campa fino a cent'anni...e sopravvive a se stesso,
CHI muore a vent'anni e raccoglie il suo grido fuori da un locale notturno,
CHI spegne le luci del palco su un mancato trionfo, e depresso, tonfa nel buio.
CHI suggerisce ricette magiche per la giovinezza, e calcola tutto, tranne la sorpresa: la vita.
CHI muore divelto da una bomba e chi si lamenta per le restrizioni imposte sulle costruzioni e la vendita delle armi.
CHI vive a lungo una vita inutile, sciagurata e opulenta,
e
CHI muore subito dopo una vita intensa di lavoro e sacrifici.
CHI in un anno matura tutto e scavalca esperienze e studi,
mentre
CHI scorre le giornate uguali davanti ad un video s'illude di essere in ascolto, ma è solo distratto da rumori diversi.
CHI inventa e
CHI copia male
CHI fà del bene perchè gli fà bene e
CHI ruba nella speranza di trovare il bene(ssere)
CHI accetta le cose così come vengono e
CHI cambia sesso, dio e partito ogni volta che...
CHI scrive musica libri e concia statue, limitandosi a lasciare il suo odore - o peggio a riempire una cassetta di sicurezza, quando potrebbe lasciare il suo impegno su un tavolino dove chiunque può sfogliare tra i giorni disordinati che ci hanno governato e raccogliere un'umile preghiera....
Spero di essere tra questi ultimi ULTIMI!
CHI appartiene e chi si appartiene,
CHI si rivolta e non svolta!!
CHI tenta pace e non ci riesce, ma l'Arca sopravvive al diluvio!
CHI si "evolve" e chi si rispetta,
CHI attende risposte e chi si propone l'umile ascolto della Parola,
CHI si sbatte per il denaro perchè senza non si compra nulla,
e
CHI non produce ricchezza, ma esplode amore da ogni azione che stravolge ben più del busines,
CHI raduna e chi scompiglia,
CHI?
e CHI?
Uno di questi, o un altro?
Uno,....comunque!
Uno solo!
mercoledì, 27 luglio, 2011, 21:40
Riflessione semi-seria.
E' finita.
Domani mi separerò dal dente che da oltre 40 anni fa il suo dovere triturando ogni ben di Dio che la forchetta avvicina alle fauci per il piacere del palato e dello stomaco.
E' già pronta la bottiglia di vodka ghiacciata con la quale provvederò ad innaffiare il cratere dopo l'estrazione perchè non c'è miglior disinfettante; e sopratutto è buona.
A proposito, anche madre natura si è ricordata della Puglia regalandoci un terremoto; piccolo e insignificante rispetto al vostro, ma da figli di serie B non si poteva pretendere di più.
Vado a riposare; ci leggiamo domani, sempre che l'anestesia non mi annebbi il cervello più della vodka e degli antibiotici.
Buona notte.
mercoledì, 27 luglio, 2011, 23:34
Vai sereno Mino, è solo un dente!
Vedrai che dopo non avrai problemi, se hai fatto già la cura antibiotica preventiva; speriamo che però poi non ci prendi gusto se ti regali una bottiglia di vodka....
Notte serena!
giovedì, 28 luglio, 2011, 10:02
Ciao Mino!
In bocca al lupo per il dente!
Mi raccomando, però, non ubriacarti con la vodka!

Un caro saluto a te e a tutti!

venerdì, 29 luglio, 2011, 14:07
sconcertata anche io dalle varie notizie di cronaca che ormai quotidianamente si sentono, non chiedo però al mio Dio "perchè", concordo con quello che hanno scritto il don e ruè...
abbiamo avuto in dono la vita e la libertà, eppure spesso nn siamo in grado di apprezzarle e senza il lato negativo lo saremmo ancora meno.
sabato, 30 luglio, 2011, 13:44
"C'è il rischio di rendere "innocuo" anche il bene, di renderlo inutile e forse di regalare pagine d'amore al male, l'unico possibile quando non occorre riparare nulla."
Mi trovo ancora una volta in perfetto accordo con il tuo pensiero Ruè. E la parabola del grano e della zizzania è perfetta per lasciare intravedere il punto di vista di Dio.
Intravedere, perchè è la solita storia dei nostri limiti umani che in quanto tali ci permettono di arrivare fino ad un certo punto del ragionamento. Perchè diamo per scontato che i nostri parametri di giudizio e comprensione siano pressoché quelli del Padre, mentre non è affatto così. Dimentichiamo spesso che "somiglianza" non significa "copia esatta" e che è un termine qualitativamente inferiore.
Ecco perchè, per esempio, non riusciamo a perdonare tutte le volte che perdona Lui.
Ecco perchè non riusciamo a vedere il male come un'occasione per far emergere il bene. E' più comodo dichiararsi impotenti, dire "Cedo!" come si faceva per gli indovinelli da bambini e aspettare che chi ne sa di più intervenga e risolva il problema.
"L'unico possibile quando non occorre riparare nulla": è dimostrato che se si "aiuta" una crisalide ad uscire dal bozzolo, durante quella fase faticosa e lentissima in cui la sofferenza sembra avere la meglio, la farfalla ne uscirà debole e malformata e non riuscirà a volare, morendo così in pochissimo tempo.
