martedì, 9 agosto, 2011, 11:52
Se proprio lo desideri, farò lo sforzo di crederci.
Non amo raccontare bugie e non mi piace ascoltarle, ma per una voltà, ci proverò.
Osserverò il tuo amore nuovo di zecca, quello che ostenti come una vettura nuova, come la casa dei tuoi sogni ed eviterò commenti.
Ognuno è libero di scegliere quel che vuole, ma la vita prima o poi presenta il conto e non si lascia prendere per il naso nè dalle nostre carte di credito, nè dalle velleità che abbiamo raccontato come se fossero sogni legittimi.
Si può davvero essere felici quando si costruisce sull'altrui distruzione?
Si può davvero essere contenti in presenza di chi soffre?
La verità rende l'uomo libero, ma la menzogna è un carcere senza compagni di cella.
Ti chiedo scusa, non ci riesco proprio: l'amicizia talvolta rende complici, ma mon è questo il caso.
Buona Vita! Se quanto dici è vero non ha bisogno del mio assenso.
mercoledì, 10 agosto, 2011, 11:26
magari alle volte non approviamo le scelte di una persona cara, e non dire è difficile, fa male...
eppure c'è quel legame che fa sì che alla fine saremo sempre pronti ad ascoltare e aiutare quando le cose non andranno per il verso giusto senza recriminare, solo pronti a dare il nostro conforto o a gioire insieme quando tutto andrà bene...
mercoledì, 10 agosto, 2011, 12:03
Intravedo un nascosto riferimento alla classe politica.
E non posso che darti ragione.
Ma ci sono eccezioni lette ieri sul giornale locale: il sindaco di un paesino in provincia di Lecce devolve il suo stipendio di circa 3000 euro mensili alla locale Caritas per confezionare pacchi alimentari da distribuire ai bisognosi del paese, e il sindaco di un paesino in provincia di Potenza decide, insieme alla giunta, di rinunciare ai compensi e, per permettere il regolare svolgimento delle attività private dei consiglieri, di fissare le riunioni il sabato pomeriggio.
Un po' come si fa nelle assemblee di condominio.
Che sia l'inizio di una nuova era?
Gli indignados spagnoli e gli incazzed inglesi insegnano.