venerdì, 12 agosto, 2011, 09:23
La casta mangia alla carta e con un esborso che... neanche alla mensa comunale per i poveri!
Onorevoli senatori e, non penso sia diverso per i deputati più iniquamente pagati d'Europa.
Qual è il merito di tutte queste attenzioni che vanno dallo stadio al cinema, passando per le autostrade e i teatri?
Tremonti parla di licenziamenti facili, ma il riferimento cade sulle fabbriche o sulle scuole e non sfiora minimamente questi parassiti lautamente pagati per ridurre un paese in questo stato, staterello che discetta di football e veline mentre il Titanic affonda.
Con quale faccia questa gente ha il coraggio di chiedere sacrifici al popolo?
Qual è il carico effettivo di lavoro di questa brutta gente che rappresenta il volto peggiore dell'Italia?
Stiamo aspettando che finiscano le ferie per svegliarci?
Forse è davvero ora di scendere pacificamente in piazza e di chiedere a gran voce la riduzione del numero dei parlamentari e l'adeguamento dei loro stipendi a quello della crisi che, a quanto pare, non è un'invenzione, ma una realtà che coinvolge tutti quanti.
Oggi come oggi, conviene un po' troppo fare il parlamentare per pensare e ipotizzare che qualcuno abbia ancora il desiderio di fare questo lavoro per servire il proprio paese.
Il pranzo è servito e, l'Italia di chi non conosce nessuno e non è mai stato raccomandato, come al solito, deve pagare il conto.
sabato, 13 agosto, 2011, 10:36
Se i nostri amministratori avessero un briciolo di capacità e di buon senso, costruirebbero velocemnete la nuova provincia AAB (Asti Alba Bra) con circa 400.000 abitanti, più di quanti previsti dalla bozza Tremonti. Sarebbe una bellissima provincia con i più grandi vini d'Italia e la miglior potenzialità enoturistica. Tornerebbero astigiane le terre del Roero e del Marchesato di Ceva.
Invece no, diventeremo mandrogni, andrà tutto ad Alessandria.
Vi siete mangiati tutto, mangiatevi anche questa!!!!
domenica, 14 agosto, 2011, 00:39
Possiamo scegliere fra una pacifica spagnola stile "indignados" o un po' meno all'inglese stile "incazzed"; un po' come una celebre frase del ventennio che recita "meglio un giorno da leone che cento anni da pecora".
Ma da bravi italiani penseremo ai due o tre anni da orsacchiotto di Troisiana memoria, e ne approfitto per ricordare il bravo attore napoletano scomparso.
Noi abbiamo problemi più importanti, come le ferie, il prossimo aumento della benzina che farà arrivare Tevez alla seconda squadra di Milano, il campionato di calcio che sta per iniziare...
Mercoledì scorso circa 50.000 persone hanno festeggiato l'Italia calcistica vittoriosa a pochi kilometri da casa e circa 30.000 fra auto, pulman e moto di varia cilindrata erano parcheggiate intorno allo stadio incolonnandosi a fine partita per fare il giusto ritorno a casa.
Spero che l'incontro fra indignados spagnoli e incazzàt indigeni (volutamente scritto in vernacolo locale) possa aprire gli occhi a questi ultimi e che si cominci a pensare ad una pacifica rivoluzione, prima che anche l'ultimo pezzo di pane duro scompaia dalle nostre tavole e ci convinca a passare ai sistemi inglesi.
Comunque il ristorante della Regione Puglia ha un menù molto più ricco; fra i primi piatti, allo stesso prezzo, si possono gustare orecchiette e rape, patate riso e cozze e spaghetti ai frutti di mare, mentre fra i secondi piatti molto richiesta è la frittura mista rigorosamente fresca e il polipo arrostito.
Nessuno, per motivi omofobici, si è mai sognato da diversi anni di ordinare finocchi, tanto che questa voce non compare più nel menù sostituita dai citrioli.
Chissà perchè...
domenica, 14 agosto, 2011, 08:26
Qui, a quel prezzo, puoi gustare una cozza surgelata.
domenica, 14 agosto, 2011, 13:24
Ti aspetto qui in occasione della tua prossima vacanza.
Non mangeremo al tavolo del governatore, ma ti assicuro che dovunque si vada il menù è ricco e i prezzi molto contenuti.
E poi so cucinare abbastanza bene.
Buona domenica