mercoledì, 31 agosto, 2011, 10:28
Le parole scritte ieri si sono volatilizzate e non sono sopravvissute al copia-incolla: anche i programmi del pc talvolta fanno quello che vogliono e ti lasciano con un pugno di mosche in mano.
Lascio alle mosche il compito di volare via e di portarsi lontani i pensieri del giorno prima, anche perché, la pagina del Vangelo di oggi è proprio quella della pesca miracolosa.
Un caso? Probabile! Però, c'è sempre un però che non si accontenta del caso e si ostina a ricercare un significato in ogni evento e, continua a pensare che sotto questo cielo c'è un motivo dietro ogni cosa che accade.
Pietro getta nuovamente le reti e lo fa perché va oltre quello che il buon senso suggerirebbe a chiunque, dopo una notte del tutto infruttuosa.
Pietro getta le reti e lascia andare le proprie parole e i propri sentimenti, per fare spazio a quel tentativo in più che Dio suggerisce, quando l'uomo decide di rinunciare e di abbandonare.
Non so se questa situazione evochi qualcosa anche in voi: per me, questa mattina, le parole del Vangelo appena commentato a messa, sono un chiaro invito a riprovare e a tentare di credere, là dove le mie parole non bastano più.
Buona giornata a tutti.
giovedì, 1 settembre, 2011, 10:10
in questo periodo, come si fa in vista del nuovo anno, abbondano i buoni propositi e io non sono esente dalla cosa!
proverò, riproverò, ricomincerò con più entusiasmo,ho un primo elenco pronto in testa vedremo cosa riuscirò a fare...
giovedì, 1 settembre, 2011, 13:02
Avevo immaginato il "problema informatico" di ieri, e onestamente il primo pensiero che è apparso alla mia mente (come nei test psico-attitudinali) è un accostamento alla per te "sacra" immagine dell'Ambrosini intento alla miracolosa pesca con cui Sky ha tappezzato sia il web che le città.
Da tifoso opposto il pensiero e l'augurio è che quei palloni li possa raccogliere tutti dalla sua rete; e anche qualcuno in più.
Ma una riflessione seria è d'obbligo.
Il credere, il mai disperare, il provare ancora dovrebero essere messe in pratica ogni giorno.
Non sono immune da colpe; il primo aiuto proviene dalla nostra mano sinistra o dalla nostra mano destra se siamo mancini.
Tradotto con un proverbio: aiutati che il Cielo ti aiuta.
Una buona giornata a tutti.
giovedì, 1 settembre, 2011, 21:26
Non è mai banale stoicismo: credere ad oltranza al di là di ogni apparente possibilità..
Ma saggezza maturata!
Sicuramente poi il mio "mestiere" mi ha avvicinato parecchio a questa prassi, un pò per il fatto di lavorare centinaia e più ore senza ricevere nessun compenso, solo sentendo da dentro l'esigenza e l'importanza dell'opera che reclama la sua compiutezza e chiede sangue e tempo al suo autore...
Un altro pò, è di famiglia, almeno da parte di mio padre: cercare la grotta, la caverna, il fondo, la gola: oltre l'oltre comincia la speranza e la vita, perchè senza speranza la vita diventa soltanto calendario e il calendario...
Noia!
Non riesco nemmeno ad immaginare un'esistenza dove non occorra credere nel bucaneve!
Solo la tristezza della razionalità pura - diametralmente opposta alla ragione - può concepire il domani semplicemente come un giorno che deve ancora succedere...