martedì, 13 settembre, 2011, 09:45
Se solo immaginassi quanta abbondanza è in te, allora, abbandoneresti la logica del piagnisteo di chi pensa che nulla sia mai sufficiente.
La miseria delle parole, degli atteggiamenti e dei lamenti, a forza di ripetere se stessa diventa reale e la vita di chi racconta il proprio piatto che piange è, inevitabilmente, povera e vuota.
C'è chi non trova relazioni significative e osserva le persone che transitano nella propria vita, come se fossero limiti e impedimenti, là dove uno sguardo differente scorgerebbe risorse e opportunità.
C'è chi dispone del necessario, del superfluo e di qualcosa in più, ma assume lo sguardo torvo e inquieto di chi teme di non poter arrivare a fine mese.
C'è chi vive un giorno di salute nel timore che una malattia qualunque bussi alla sua porta e, di fatto, la malattia è già entrata in casa sua.
La ricchezza del denaro, della salute e delle persone accanto, prima di essere determinata dalle circostanze materiali appartiene alla situazione in cui versa il nostro spirito: se non prendi coscienza di quel che sei, un po' alla volta diventi quel che hai e quel che possiedi, sarà sempre meno di quel che desideri.
giovedì, 15 settembre, 2011, 12:03
sono parole che cercherò di tenere bene a mente, soprattutto in questo periodo di buoni propositi! ;) giovedì, 15 settembre, 2011, 16:34
Mi piace è davvero molto positiva,grazie in questo periodo ci voleva
...tutto sta nel saper leggere se stessi...