giovedì, 15 settembre, 2011, 11:29
Siamo insieme, siamo sempre stati uniti e così accadrà nel tempo che, ancora verrà.
Siamo insieme e non siamo mai stati separati, perché la divisione è una bugia che osserva col limite dello sguardo e tocca con la fragilità di una mano.
Siamo insieme e il multiverso olografico è un gioco che si apprende per gradi, abbandonando la volontà di giudicare e di definire ogni cosa, per lasciare al mistero il compito di continuare a raccontare.
Nell'occhio c'è la mano e nel piede c'è il suolo che hai calpestato: le forme sono del tutto provvisorie e mutano come parole ripetute infinite volte sino a perdere il loro significato, per ritrovarsi spoglie, nell'armonia di un suono intimamente connesso al mondo intero.