mercoledì, 19 ottobre, 2011, 09:25
La mia inutile antenna è ormai oggetto d'antiquariato.
Talvolta si connette alla memoria del tempo che fu e ricorda l'ora della tv dei ragazzi, un frammento d'un vecchio sceneggiato o il mezzobusto di un telegiornale che, almemo in parte, potevano giusticare il pagamento del canone televisivo.
La mia inutile antenna non ha resistito al passaggio al digitale terrestre e mi ha comunicato in ogni modo il suo disappunto per la solenne fregatura di una tecnologia inutile e superata.
La mia inutile antenna vuole andare a dormire senza incorrere nell'incubo di un Minzolini rapace, di un Facchinetti che scelga la colonna sonora del sogno o di un Fulvio Collovati che parli anziché utilizzare i piedi.
La mia inutile antenna, s'è spenta da mesi e non ha più nostalgia di quanto Rai3 faceva passare nelle ore notturne.
Nessun rimpianto.
Osservo la mia inutile antenna e insieme a lei, cerco la profondità di un segnale chiamato silenzio.
domenica, 23 ottobre, 2011, 01:24
Il mio decoder si preoccupa, invece, del Cassano che, una volta appese le scarpette al chiodo, affiancherà i vari Collovati, Ravanelli, Colonnese, Oriali e soci.
Il rimpianto del Novantesimo minuto di Maurizo Barendson aspettato con ansia per vedere in bianco e nero le eroiche gesta sportive degli attuali commentatori o pseudo tali è incommensurabile.
Forse ho trovato una villetta sperduta nelle campagne vicine al mio paesino dove passare i miei prossimi anni, con stufa a legna per l'inverno e tanto verde intorno.
Domani vi aggiorno.
Buona notte.