lunedì, 14 novembre, 2011, 17:19
Un uomo generoso non lascia in eredità ai propri figli un milione di debiti e di barzellette, in cambio dei posti di lavoro che qualche decennio fa aveva promesso loro.
Un uomo generoso avrebbe dovuto pensare che oltre alle allegre signorine della televisione e dei festini, esisteva anche un popolo di gente comune con il problema di andare a fare la spesa, lavare il bucato e tutte le altre amenità che i più devono considerare seriamente.
Un uomo generoso non considera il ministro della giustizia come se fosse il proprio privato legale rappresentante.
Un uomo generoso ricorda bene il miracolo Italiano delle parole e il disastro in cui ha gradualmente trascinato il suo popolo.
Un uomo generoso, potrebbe andarsene con più dignità e smetterla di arringare con arroganza le virtù di cui, a conti fatti, non s'è vista traccia.
Un uomo generoso non si dimette perché la propria azienda rischia di diventare cartaccia inutile.
Un uomo generoso sa bene che la destra dovrebbe ignorare quanto fa la sinistra e non sbandiera da una postazione sicura la propria generosità, mentre una fiumana di gente lo attende impaziente per restiturgli almeno qualche monetina.
lunedì, 14 novembre, 2011, 17:51
posso dire che le tue sono parole sante? condivido in pieno!!!
lunedì, 14 novembre, 2011, 18:26
... ma che uomo generoso....
Hermione, auguri!!!! le tue parole sul precedente post mi avevano fatto pensare ed oggi ho avuto la conferma.
lunedì, 14 novembre, 2011, 18:32
Io invece le trovo esagerate, perchè se ci troviamo in questa situazione pessima non credo sia solo colpa sua (la crisi c'è anche in tutti gli altri Paesi, ed è partita dagli Stati Uniti, che si permettono sempre di dare lezione a tutti su qualsiasi cosa, ma non so se ne hanno vera facoltà).
Oggi fa comodo a tutti dire che il "periodo" berlusconiano, più o meno 17 anni, ha rovinato il Paese, etc. etc., ma ci si dimentica che nell'ambito di questi anni ci sono stati periodi, anche lunghi, di altri governi: Prodi, D'alema, Amato, per un totale di almeno 6/7 anni.
La crisi mondiale che si è scatenata verso la fine del 2008 di certo non può essere annoverata tra le colpe di Berlusconi, il quale senz'altro ne ha avute tante, per carità.
Fare però di ogni erba un fascio e rappresentarlo continuamente, da parte dei suoi detrattori, come il male assoluto, mi sembra una cosa esagerata.
Speriamo che finalmente, senza più Berlusconi di mezzo, tutti quelli che hanno pensato solamente a osteggiarlo e a dargli la colpa di qualsiasi cosa succeda in questo Paese, utilizzino le proprie energie per proporre qualcosa di concreto per l'Italia.
lunedì, 14 novembre, 2011, 18:40
Caro Altro, sicuramente hai ragione anche tu. D'altronde la ragione sta sempre "in mezzo" e quindi dobbiamo ricordare anche i lati positivi del governo Berlusconi.
Certo è che negli ultimi tempi eravamo veramente arrivati in basso....
Speriamo solo che ci sia una valida alternativa, non fosse altro che per il bene del paese e nostro!!
.... e che la smettano di starnazzare e facciano qualcosa di concreto....
lunedì, 14 novembre, 2011, 18:46
Io non li vedo proprio questi aspetti positivi. Vorrei che qualcuno me li ricordasse.lunedì, 14 novembre, 2011, 18:54
non ho mai detto che la nostra situazione sia colpa esclusiva di Berlusconi, concordo sul fatto che ci abbia preso in giro e non poco, e sui suoi comportamenti assurdi.
che poi nel frattempo si sia trovato in mezzo ad una crisi mondiale è un caso, o forse no, a me viene da pensare che, se ci siamo arrivati a questo punto, è per colpa di persone che come lui hanno pensato esclusivamente al proprio orto e ad arricchirsi...
ho molti dubbi sul futuro, mi auguro si esca presto da questa brutta situazione, dovrebbe esserci un po' più onestà e un po' meno egoismo, cosa assai difficile!
lunedì, 14 novembre, 2011, 18:55
Cometa grazie...per ora vediamo di andare avanti... ;)
lunedì, 14 novembre, 2011, 23:06
DISPARI!
La vitaaa...
perchè è dispari, se ci sei, sei uno e non uno di più!
Se siete in due - invece - siete in compagnia, ma se volete ancora vita, si progetta un tre, e se questo è il progetto a cui accennava Hermione, auguriii!
Pari non è per sempre, infatti se tutti i "due" non fanno un "tre", alla fine tutti i due invecchiano e muoiono, e lasciano il posto a chi si fida e diventa tre...
Però occorre sempre un "due" per far nuova vita, e quindi un progetto di vita è simbolo di comunione e di accordo; per contro un progetto di morte nasce nel masturbatorio individualismo nella unica immagine che si vuole vedere riflessi: quella di sè stessi.
La parità è terreno fertile per la vita dunque, e quest'ultima - viceversa - è sempre dispari.....che strana cosa la vita!
Però un'idea mi sfiora: l'unicità non è nell'individualismo, ma nell'individuo, la coppia non è nella somma di due differenze, ma nell'unione, nella fusione, nel calore che nasce da una vita nuova che sboccia da due cuori che diventano tre; ed esagero: la coppia è sempre tre quando è coppia veramente, quand'anche è impossibile procreare, la mentalità che nasce dall'amore che sà di fusione - e non di somma di differenze - è sempre genitrice, sempre madre, sempre padre di quella vita che si rispetta nell'altro e dalla quale si accoglie diversità che si incamera nella propria persona e che nasce a nuova vita in un contini evolvere di due in tre.
Quel tre che è la nascita di un progetto comune, di una "complessità" che nasce da due semplicità che mischiano ogni giorno qualche cellula di sè.
Come Padre si chiama un sacerdote, che padre (fisicamente) non lo è; ma chi più di lui sà essere Padre e amare e accudire i suoi figli nelle loro necessità?
Poi non sarà sempre così, per carità, ma chi non lo è non è un cattivo padre ma un cattivo sacerdote.
Mai come dopo il comunismo sovietico, si è vista un'assenza di individui, come nel governo Berlusconi, per carità ha tanti cugini, non è certo l'unico artefice della demolizione della personalità.
Mai come dopo il fascismo si è visto uno svuotamento del concetto di collettività, di coppia, di stare assieme, come da quando l'impero dei numeri e delle cose da comprare e sostituire immediatamente, suggerito da personaggi come Berlusconi, ha invaso e pervaso e svuotato da ogni precedente "inquilino", la mente delle persone comuni.
E' stato a poco a poco annullato quel concetto di due che diventa tre, e sostituito con quello di due uguale a zero.
Uno più uno è diventato uno meno uno.
Anzichè dalla somma delle diversità dei singoli individui, trarre ricchezza per concimare il terreno della comunità, si è progressivamente scivolati verso l'autonomia economica ma non intellettuale, verso la difesa dei propri spazi nella coppia anzichè la conquista di un nuovo spazio, verso la valorizzazione di "capitali" preesistenti come la ricchezza o la bellezza fisica o anche l'intelligenza (mal usata), anzichè considerare sempre più gli spazi conquistati da ogni singolo: può valere molto di più il posto di onesto operaio del figlio di una vedova, che si è sbattuta una vita per educare e mettere all'onore del mondo una persona, che i titoli insignificanti dei master del figlio di un prestigioso professionista....
Grazie a persone come il precedente presidente del consiglio, e alla rincorsa alla morte che hanno esercitato prima su sè stessi, e poi a macchia di leopardo su tutta la popolazione; grazie non solo a lui, ma a tutta quella mentalità di cui lui è stato sicuramente il maggior rappresentante (anche perchè più in vista) si è arrivati a chiamare cavaliere uno e tanti altri, che di cavalleria non hanno mai esercitato, uno e tanti altri che il cavallo hanno rubato, uno e tanti altri che non sono mai stati uno, nemmeno due e nemmeno tre, ma soltanto quello zero derivato da uno meno uno.
La vita non nasce dalle pietre, nemmeno se preziose, ma solo dalla capacità di regalare pietre vere: ascolto, condivisione e tanto entusiasmo.
Ciò che funziona in due, funziona in tre, e tanti tre possono diventare una società.
Più serena, più coesa, più aperta, meno egoista, meno diffidente, meno implosiva.
Ricominciamo da noi, facciamo in modo che le nostre famiglie esportino serenità e coraggio!
E riappropriamoci di quel semplice gesto che facciamo ogni Domenica all'ascolto del Vangelo: una croce sulla mente, una sulla bocca e una sul cuore.
Nei fatti!
lunedì, 14 novembre, 2011, 23:23
E come il povero Masaniello, abbandonato dal popolo, l'ex premier esce di scena.
Avrebbe dovuto farlo un po' di tempo fa, quando, abbandonato dalla destra, si è fidato dell'italico Gheddafi (Bossi per chi non lo avesse capito).
E adesso che ne sarà di noi? di che cosa parleremo? come ci confronteremo? di cosa litigheremo al bar mentre prendiamo il caffè? chi prenderemo in giro per le bestemmie o per le barzellette più o meno oscene o per le battute inopportune?
Ma le poltrone rivestite di bostik fanno gola a tutti, e andare a votare è forse l'ultima cosa che la casta può desiderare.
E mentre il popolo litiga già loro pensano a come farci pagare le malefatte di questo e dei precedenti governi.
Si, anche dei precedenti, e Altro ha detto una cosa giusta; ci trasciniamo dietro i volontari errori che coloro che ci hano governato dal dopoguerra ad oggi hanno commesso per il loro tornaconto personale, allegre gestioni della cosa pubblica che si riversano sulle spalle del povero cittadino.
Non andrò a votare nemmeno questa volta, a meno che qualcuno non cominci a dare il buon esempio azzerando i benefici della casta, eliminando le liquidazioni da nababbo e le pensioni d'oro e presentasse un programma elettorale volto ad eliminare tutte le spese inutili, a cominciare dalle provincie per finire ai carrrozzoni dove sono stati parcheggiati i dipendenti venditori di voto e i dirigenti trombati dalle precedenti consultazioni elettorali.
Se le previsioni della durata della vita media sono esatte, ho ancora circa 40 anni per poter vedere quello in cui spero.
Per quanto riguarda gli aspetti positivi del precedente governo, io ne vedo moltissimi: tutti i tuoi magnifici ed incommensurabili post con annessa vignetta; quella di oggi è veramente impeccabile.
Buona notte
lunedì, 14 novembre, 2011, 23:56
Se qualcuno ha letto il post precedente, credo risulti abbastanza chiaro che non appartengo a quelli che hanno festeggiato il lungo arrivederci di SIlvio. I problemi restano e non si possono risolvere a breve giro di posta. I banchieri e i loro amici non sono certo il buon pastore che si prende cura del gregge e non é semplice capire dove andremo a parare. Il Berlusconismo è vivo e vegeto ed è nato prima della discesa in campo del cavaliere che ha semplicemente occupato un ruolo che attendeva un protagonista. La mediocrità è pericolosa a palazzo Grazioli, ma anche in un qualunque condominio. Buonanotte!martedì, 15 novembre, 2011, 08:24
I banchieri, i petrolieri e affini troveranno sicuramente il modo di salire sul carro del vincitore.
Lo hanno sempre fatto e sempre lo faranno, a discapito del popolo che continua a sperare in una vita migliore.
Ho letto tutti i tuoi post e certamente ho capito che non hai festeggiato sotto palazzo Grazioli.
Però hai contribuito, con la tua ironia, a evidenziare le negatività di questo governo, presentandole in chiave comico-satirica ma sempre con la serietà che l'argomento imponeva.
Ai nostri tempi amavo leggere "Il Male" dove scriveva e disegnava anche il figlio di Dario Fo; non condividevo le loro idee politiche, ma mi faceva vedere i problemi della prima Repubblica con un sorriso.
E affrontare le battaglie della gornata con un sorriso non risolve i problemi, ma aiuta.
Non finirò mai di ringraziarti per questo.
Una buona giornata a tutti.
martedì, 15 novembre, 2011, 10:32
Forse non è necessario, ma preferisco sottolineare, a scanso di qualsiasi possibilità di equivoco, che ho salutato con vero piacere, direi addirittura sollievo, le dimissioni di Berlusconi, ed ho apprezzato la nomina di Monti ed il lavoro svolto da Napolitano, uomo e politico di grande levatura ed esportatore all'estero dell'immagine dell'italiano serio.
Sono fiducioso e spero che Monti riesca a dare un impulso positivo.
Però nello stesso tempo non riesco a capire chi (non mi riferisco certo al Don, che è sempre equilibrato, ma a certa parte della politica ed a certi gionalisti/scrittori, che pur stimo come persone intelligenti, ad esempio Travaglio e Gramellini, tanto per citarne due) è talmente ossessionato dalla figura di berlusconi da dedicare la maggiorparte delle proprie energie a cercare di delegittimarlo, sfiancarlo, criticarlo, dipingerlo come il male assoluto, anche con mezzi poco ortodossi.
La lotta politica deve essere lotta di idee, anche forte, ma mai scadere nella calunnia, nella critica sempre e comunque, nel pregiudizio ottuso e paraocchiato.
Non c'è stato (e tuttora non c'è) un programma televisivo di quelli sulla politica (Porta a Porta, Santoro, e tutti gli altri) negli ultimi tempi dove il discorso non sia stato sempre incentrato su Berlusconi ed i vari scandali a lui legati, che, certo veri e deprecabili, sono pur sempre per la maggiorparte legati alla sua sfera privata.
Non ho più sentito uno che è uno dei rappresentanti politici della sinistra (ma anche della destra) parlare di qualcosa di fattivo, di un programma, ma solo dire cose negative su Berlusconi. Nemmeno sul Governo Berlusconi, che almeno implicherebbe una valutazione politica, ma solo sulla persona Berlusconi.
Questo mi ha fatto schifo, almeno tanto quanto i vari bunga bunga.
Il clima di caccia alle streghe, utile a molti per eliminare l'avversario, è un clima che semina solo astio, rabbia, ed ogni sentimento negativo esistente.
Non semina mai qualcosa di buono.
E la dimostrazione di questo è il fatto che Napolitano il "salvatore" (almeno speriamo) ha dovuto andare a pescarlo fuori dall'ambito solito della politica!
martedì, 15 novembre, 2011, 12:22
Senza Silvietto saranno in tanti i disoccupati nel campo del giornalismo "erotico" e della politica puriginosa.
La sera delle sue dimissioni ho provato compassione per l'uomo, perché non è mai bello vedere una persona anziana che non riesce a capire che non è più tempo. Fatta la conta dei falsi amici, credo sia difficile trovare conforto in Bondi.
Il giorno dopo, quando ha di nuovo preso la parola rivolgendosi agli Italiani è tornato il narciso di sempre e, personalmente, preferisco i girasoli.
Dietro quella maschera però, alla fine di questa avventura, c'è un uomo solo circondato da un nutrito gruppo di avvoltoi.
martedì, 15 novembre, 2011, 17:17
Ruè il progetto sembrerebbe essere quello, grazie degli auguri!
mercoledì, 16 novembre, 2011, 00:19
Concordo,
pienamente con Don Fabio, quando dice che alla fine Berlusconi è un uomo solo, volpe tra le volpi e anche tra i lupi; e - aggiungo io - senza nemmeno nulla che lo possa distrarre dalle preoccupazioni e dai dispiaceri: non mi immagino un Berlusconi che si emozioni davanti a un'opera d'arte o che si commuova sulle note di una melodia, non me lo immagino nemmeno sollevato perchè stasera andrà al cinema o si comprerà un disco o andrà in pizzeria...
No, le cose normali non fanno proprio per lui, e temo che - come per altri opposti - anche il possedere tutto e il possedere nulla si somiglino tantissimo, e alla fine si equivalgano nella pratica, con uno sbilanciamento forse in positivo per la semplificazione di alcuni aspetti pratici che il lusso agevola, e con uno sbilanciamento forse in negativo per l'opinione che si può avere di sè quando ci si accorge di avere conquistato tutto e non avere trovato la felicità e di aver comperato tutto e non possedere nulla che si desidera; temo che questa sconfitta sul piano psicologico sia molto più dura da digerire: pensare a milioni di italiani che riescono ugualmente a sopravvivere con un sorriso davanti a tanti problemi reali e lui che deve inventarsi una dentiera per mostrare ciò che ha perso da troppo tempo: la voglia di sorridere...
Concordo,
pienamente con Altro sul fatto che alla fine tutti sti programmini esagerati e mirati solo sulla persona Berlusconi, hanno un pò rotto e fatto il loro tempo; anche se trovo pur sempre comprensibile la rabbia che si prova quando si vede il capo del governo svaccato tra le puttanelle di corte e svicolarsi abilmente da ogni implicazione legale, che alla fine è stata la carta vencente di tutta las ua carriera, prima ancora che di politico di imprenditore; tutto questo mentre molti non riescono ad immaginare un mese di 30 giorni perchè dopo la prima ventina, non si sà più cosa inventarsi per vivere...
Concordo,
pienamente anche con Rué quando afferma che sparare a destra e a manca a volte non occorre proprio e prima ancora di pregiudicare aspettiamo almeno di vedere qualcosa da questo governo, soprattutto visto che non si tratta di un uomo così "chiacchierato" e sospettato come poteva essere il precedente.
Alla fine quest'uomo è conosciuto per la sua cattedra universitaria molto più che per la breve carica di vicepresidente della Banca Commerciale Italiana, tanto più che il ruolo bancario che ricopriva non possedeva potere esecutivo.
E la nomea che si è fatto sul cammino o sui cammini intrapresi, pare essere molto più credibile e degna di rispetto.
Poi vedremo, per carità!
Ma almeno attendiamo di verderlo sbagliare, prima di metterlo nel banco degli imputati.
E alla fine...
Concordo, soprattutto con Hermione quando vince le paure e le ansie comprensibili con chi decide di mettere al mondo un bambino oggi, e decide che alla fine la vita merita sempre...
mercoledì, 16 novembre, 2011, 10:15
Riprendo le ultime parole dell'intervento precedente di Ruè:
"E alla fine...
Concordo, soprattutto con Hermione quando vince le paure e le ansie comprensibili con chi decide di mettere al mondo un bambino oggi, e decide che alla fine la vita merita sempre.."
e confermo che merita, eccome se merita.
Bravi Hermione (e marito, che non mi ricordo come si chiama) e in bocca al lupo!!!