martedì, 3 gennaio, 2012, 10:25
Come si sta dall'altra parte?
Ti sei mai chiesto che tempo fa oltre il confine?
Non immagini neanche quanto sia profonda la sofferenza di chi ricorda bene quanto è accaduto, di chi riceve in eredità parole e gesti che pesano come un macigno sulla vita quotidiana.
Non puoi certo avere un'idea di che cosa significhi affrontare le piccole banalità di ogni giorno, quando sei preoccupato di quel che può accadere a una persona a cui vuoi bene e che riesce a farsi male con le proprie mani.
A volte è un bicchiere o una pasticca, a volte è polvere chimica e, per chi osserva dal punto di vista della sobrietà, non resta che una tristezza muta, un nodo alla gola, un vuoto allo stomaco e, quando si è fortunati, qualche lacrima.
Chiudi la porta di casa e ti abbandoni sul divano con l'unico desiderio di respirare in modo profondo e di ripetere a te stesso che non conosci ancora la fine di una storia, che non hai nessun diritto di giudicare e che devi ritrovare in tempi brevi un attimo di quiete.
C'è un tempo in cui sei ricco di parole che esprimono il senso del sacrificio e, c'è un tempo in cui non hai più nessuna voglia di dare voce a quanto appartiene più alla vita che al mondo delle idee.
Dall'altra parte, non ti resta che una preghiera, un angelo custode e la voglia di ripetere a te stesso che non hai nessuna intenzione di lasciar perdere e di arrenderti.
Apri le finestre al giorno successivo e provi a dire grazie, accarezzi un gatto, bevi un caffé e ne trattieni in bocca l'aroma...
Continui a credere che tutta questa tristezza, alla fine del viaggio, non sarà stata inutile.
martedì, 3 gennaio, 2012, 17:09
martedì, 3 gennaio, 2012, 22:05
La debolezza costituzionale conduce molti a morte prematura.
Il microscopio della sfiga riesce a neutralizzare le forze di un ragazzone di due metri, portandolo due metri sotto terra.
Contro queste malattie, qualcosa si può e qualcosa si fà!
La debolezza caratteriale conduce molti a morte prematura.
L'assenza d'amore, specie in età adolescenziale, è più potente di qualsiasi malattia e a volte indebolisce anche i caratteri più forti, e li conduce a sbagliare fino a rischiare la vita.
Contro queste piaghe, moltissimo si può e pochissimo si fà!
E' sacrosanto che quando si incontra una persona che per strade sbagliate intraprese, si pone sul nostro cammino con un coltello e ci porta via la borsetta, com'è capitato alla mia vicina di casa la sera di capodanno...
Ci si dimentica di ogni sua debolezza e si piange la propria...
Ma è un attimo, poi tutto torna come prima e di solito si torna alla vita precedente scordando l'episodio, semmai aggiungendo prudenza all'esperienza.
Ci si deve incontrare prima, molto prima!
Perchè c'è spazio e tempo per accogliere quel ragazzo disorientato che da quando i suoi si sono separati, finge ottimismo e racconta i vantaggi del vivere in "due famiglie", ma in realtà ha paura di crescere e resta in silenzio!
C'è spazio anche per accogliere quella ragazzina di 35 chili bagnata, cui accennavo nell'altro post, perche già la bellezza e l'intelligenza l'hanno rifiutata, poi la scuola e tutta la società; è ora di raccogliere ciò che altri rifiutano, perchè ci sono perle dimenticate che sanno far splendere i nostri cuori se raccolte, e noi li ignoriamo!
Dall'altra parte ci siamo tutti quando veniamo rifiutati, e basterebbe ricordarsi di un rifiuto sentimentale o della perdita di un affetto caro, per capire cosa si prova.
Chi si trova perennemente in condizioni di disabilità emotiva, quasi sempre incontra prima la droga o l'alcool o un furto o la violenza; è una lotta contro il tempo, dobbiamo riuscire ad arrivare prima noi a quell'incontro: dobbiamo vincere la timidezza o la paura di farsi i fatti altrui.
Noi fortunati, abbiamo la possibilità di regalare un ombrello contro le intemperie a chi non ne sospetta nemmeno l'esistenza; abbiamo la possibilità di regalare un sorriso che accenderà una luce sulle nostre teste...
E quando vivremo noi, dei momenti bui, potremo sempre specchiarci ed accorgerci di quel lume che splende sui nostri capi.
Ci sentiremo meno soli!
venerdì, 6 gennaio, 2012, 10:24
Domande flash:
Quando si vede una persona comportarsi in maniera incivile in un paese povero oppure proveniente da un paese povero, si dice "è l'ignoranza!"...
Quando si vede una persona colta comportarsi in modo incivile, si dice "ha il suo carattere!"
Fatemi capire!
Perchè io un'idea ce l'avrei...
Buona Festa a tutti!