martedì, 17 gennaio, 2012, 09:51
Sogno dunque esisto e come accade sempre, dopo ogni notte c'è un risveglio. L'immagine si dissolve, un corpo si consuma, ma l'essenza di ciò che vive è coscienza e nell'Io sono di Dio, c'è posto per l'io sono di un uomo che non è e non sarà mai qualunque.
Sogno dunque viaggio e in attesa della Luce ho il compito di apprendere l'arte di distinguere i colori, di mescolarli con cura e di fare in modo che la vita non diventi un incubo.
Sogno dunque amo e nella pura astrazione c'è una concretezza che ricorda la necessità di continuare l'opera della creazione e di credere che ogni opera prima di essere tale, è pura immaginazione.
Sogno dunque credo e per quanto possa osservare il vuoto di questa stanza, avverto la presenza e la forza di quanto all'occhio umano risulta invisibile.
Sogno e nel buio di una tenebra persistente, provo a muovere comunque i miei passi e a superare gli ostacoli con l'aiuto e i suggerimenti della voce che dentro risuona.
Sogno e attendo l'epilogo in compagnia dei fantasmi che non vanno combattuti, ma ascoltati e accolti senza nessuna paura.