mercoledì, 11 aprile, 2012, 09:40
Sei passato accanto alla fortuna, l'hai recisa con un taglio netto o, l'hai strappata a forza all'incredulo prato che ignora del tutto le ragioni della voracità umana. L'uomo che raccoglie, immagazzina e colleziona: infila spilli nel sedere di una farfalla, incolla carcasse di coleotteri e impaglia volatili per il puro gusto di possedere quello che a tutti dovrebbe appartenere.
La fortuna andrebbe colta e non raccolta, osservata con la magia di chi rispetta la vita, contemplata in quel luogo interiore che sincronizza l'origine e la finalità dei nostri giorni su questa terra.
La fortuna è prendere coscienza di quel che già abbiamo ricevuto e un quadrifoglio o una coccinella sono solo un piccolo segno per ricordarlo a noi stessi.
La fortuna è l'uomo che si affida a Dio come fanno i gigli del campo o i passeri che sanno far festa per qualche briciola di pane.
Sei passato accanto alla fortuna e l'hai raccolta per timore che altri, meno onesti e buoni, potessero portarla a casa: l'hai vista sfiorire di fronte ai tuoi occhi e ti ostini a non capire che quanto è fuori di te, cerca un riverbero in quello spirito che continua a dormire un sonno avido, stupido e insignificante.
mercoledì, 11 aprile, 2012, 22:47
terrò presenti queste parole
proprio stasera sto facendo un po' di ordine e pulizia tra le infinite quantità di cose (per lo più carta) che accumulo, per poi alla fine buttare via quasi tutto.
conserviamo, con l'idea che un giorno ci possano tornare utili, un sacco di oggetti, salvo poi dimenticarcene completamente!
venerdì, 13 aprile, 2012, 01:14
La fortuna è l'unico tiro in porta effettuato da oltre 30 metri che l'ottimo portiere vede con ritardo e finisce in rete.
Ma al di la della collezione di ferri di cavallo, quadrifogli e cornetti vari esposti nella bacheca della compagine lombarda insieme ai trofei meritatamente conquistati ovviamente grazie anche alle doti calcistiche dei vari Maldini, Gullit e Van Basten, rimane chiara una considerazione: Muntari ha avuto il coraggio di provarci.
Divagazioni calcistiche a parte, si può affermare che la fortuna non ti "colpisce" se non ti chini a raccoglierla.
Un bravo a chi ha avuto il coraggio di provarci.
Una buona notte a tutti; anche a coloro che prima delle partite di calcio gettano sale sul terreno di gioco e allo Zio Fester che continua scaramanticamente nelle interviste a toccare materiale umano attraverso la tasca dei pantaloni.
venerdì, 13 aprile, 2012, 08:31
Se ti chini a raccoglierla perdi l'attimo e quel tiro da 30 metri non s'insacca più in rete. L'intuizione è un istante magico che passa sotto una scala con il poker in mano.