La legge del respiro non ha bisogno di lezioni per essere appresa: inspiri ed espiri, prendi fiato per un momento e poi lo lasci andare.
A nessuno viene in mente di accumulare l'ossigeno; quando i polmoni sono pieni, la vita decide che è già tempo di restituire il fiato e ritorna a volare.
Anche l'ultimo respiro non si può conservare, perché la vecchiaia, così come la stanchezza, ha bisogno di riposare.
Cercare di trattenere quel che si è ricevuto è del tutto inutile.
Provo a fidarmi della vita e delle sue ragioni, considero la morte come una delle tante pagine di una storia e non come il suo finale.
Li abbiamo ricevuti.
Dobbiamo lasciarli andare.

................

un abbraccio. Patrizia.

Caro Fabio,

un forte abbraccio da parte nostra.

Volevo mandarti una mail, però no!
Non c'è nulla di privato in quello che devo dire...
Questo è il posto dove ci si scrive abitualmente e non vedo il motivo di non dirti qui, che...
Il rumore delle parole lascia posto al silenzio dei fatti, e questa sera hai dato a tutti i presenti una bella lezione: di umanità, di cristianità e di speranza.
La lucidità - seppur sofferta - che hai saputo mantenere e la premura di gestire la funzione religiosa in maniera tale che sembrasse quasi dedicata a noi tutti, non è comune!
Tu hai perso il papà oggi, e tu hai commosso me questa sera, perchè eri tu ad incoraggiarci anzichè il contrario - come sempre avviene con chi è in lutto; hai preso esempio da ciò che è accaduto direttamente a te, per evangelizzare anzichè per cercare un po' di meritata comprensione; eri tu a dare a noi tutti un motivo in più per rendere omaggio alla vita: quella vera, che non muore e non termina la sua corsa quando il corpo terreno l'abbandona per vivere l'eternità...
Sì, sono cose che da cristiano so anche io e penso uguale a te, però quando si vede una persona cara partire, si percepisce il distacco terreno e si lacera quella carne che l'unisce a te; si soffre incredibilmente e io ho ancora chiaro e netto il ricordo di mia mamma quattro anni fà.
So che lei vive e che mi è vicina anche, perchè ne percepisco proprio la presenza, però sono anche consapevole che non posso parlarle direttamente, non posso vederla e soprattutto non posso abbracciarla, fino a quando.....il Signore non richiamerà anche me.
Però so anche che se un giorno capiterà anche a me per mio papà, non sarò forte come te, con tutta la fede che posso avere: ma sarò molto più in crisi.
Certo, tu sei un sacerdote, e quindi qualcosa deve pur distinguerti dall'uomo comune, però questa sera l'ho avvertito proprio sui denti: IL RUMORE DELLE PAROLE LASCIA POSTO AL SILENZIO DEI FATTI!
Grazie!
Spero che tutti abbiano colto questa lezione: in un momento così doloroso per te, hai colto l'occasione per insegnare coi fatti la cristianità, laddove le parole a volte non servono.
Vale più di cento omelie!
Ci leggiamo più di quanto ci vediamo per ragioni di orari, ma forse vedersi una volta in più è meglio di un milione di parole; anche se è grazie a questo strumento che ci siamo conosciuti meglio.
Non mancheranno le mie preghiere per Valentino!
Scusami, sono sempre estremamante logorroico.
Cuore su cuore,
Rué

ciao fabio

ruè ha espresso benissimo quello che anche io ho provato ieri sera.

grazie per le tue parole ,spero un giorno di avere un bricciolo della tua forza nell'affrontare quelle che sono le situazioni della vita

ps :mi sono tenuta il foglio della lettura ,lo rivuoi?

Grazie a tutti voi per la presenza e la partecipazione. Naturalmente il foglio è tuo cara Maia!

Ciao a tutti.

Ruè, complimenti! hai saputo cogliere e dire tutte le sensazioni che anch'io ho percepito ieri sera.

Addirittura, nell'abbracciare don Fabio, mi sembrava di essere io un consolato, anzichè un consolatore, per il coraggio, la serenità e quindi la forza che trasmette con il suo modo di essere.

Grazie a te, Don, per l'ennesima lezione di vita cristiana, e grazie a te, Ruè, per averlo evidenziato.

Maia, Altro,...sono contento che anche voi abbiate avuto le stesse sensazioni.
Penso - e spero - che molti si siano accorti della differenza tra un normale rosario per un defunto e la funzione di ieri sera tutta volta a sacrificare il proprio umano dolore, per evidenziare il modo in cui un cristiano dovrebbe accettare la morte - non soltanto l'idea della morte, di cui si può parlare sempre.
Ben diverso è cogliere l'occasione proprio quando accade a noi, per mostrare "l'altra faccia del dolore": quella proiettata in quell'eterno, ma che oggi ci strappa la carne.
Quello che mi ha più colpito è stata la premura di mettere in secondo piano il dolore personale; per mostrare questa vittoria cristiana sulla morte, col proprio esempio nel momento più duro: non racconti, non omelie a cuor sereno...
Sicuramente in parte sarà anche una questione di carattere, perchè quando è mancata mia mamma, mio fratello che è ateo convinto proprio, era più sereno di me; però la premura di fare in modo che la trasmissione di questo messaggio di vita sulla morte, diventasse la priorità, è un gesto stupendo e raro!
E' questo il cristianesimo che adoro: saper passare velocemente dalle parole ai fatti con coerenza.
Anche se nel caso specifico, un'assenza di coerenza l'avrei considerata un'umana debolezza, non certo una difformità da quanto si professa!

i nostri cari che ci hanno lasciato: invisibili si assenti no e pongono i loro occhi di luce nei nostri pieni di lacrime

La vita è un dono (Renatozero)

Nessuno viene al mondo per sua scelta, non è questione di buona volontà
Non per meriti si nasce e non per colpa, non è un peccato che poi si sconterà
Combatte ognuno come ne è capace
Chi cerca nel suo cuore non si sbaglia
Hai voglia a dire che si vuole pace, noi stessi siamo il campo di battaglia
La vita è un dono legato a un respiro
Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo
Ogni emozione che ancora ci sorprende, l'amore sempre diverso che la ragione non comprende
Il bene che colpisce come il male, persino quello che fa più soffrire
E' un dono che si deve accettare, condividere poi restituire
Tutto ciò che vale veramente che toglie il sonno e dà felicità
Si impara presto che non costa niente, non si può vendere né mai si comprerà
E se faremo un giorno l'inventario sapremo che per noi non c'è mai fine
Siamo l' immenso ma pure il suo contrario, il vizio assurdo e l'ideale più sublime
La vita è un dono legato a un respiro
Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo
Ogni emozione, ogni cosa è grazia, l'amore sempre diverso che in tutto l'universo spazia
e dopo un viaggio che sembra senza senso arriva fino a noi
L' amore che anche questa sera, dopo una vita intera, è con me, credimi, è con me.

Ci sono momenti in cui è dificile trovare le parole, ma vorrei veramente solo guardarti negli occhi per esprimere con lo sguardo ciò che la bocca non riesce a dire in questi casi.
Ti sono vicino.

Mino

Aggiungiamo dolore al dolore.
Si fa fatica, tanta fatica a pensare positivo.
La malattia è una brutta bestia.

Don, ti chiedo un pensiero per un nostro caro tamburino che oggi se ne è andato.

Lo so che in questo momento hai il tuo dolore, ma so anche di quanto amore tu sei capace.

Grazie.

Chi?
Cometa non so nulla...

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