lunedì, 11 giugno, 2012, 11:17
Quando verrà domani, non resterà un solo tempio di pietra su questa terra e l'ostentazione della fede, lascerà il posto alla verità del nudo incontro tra Dio e l'uomo.
Quando verrà domani, qualcuno dovrà spiegare le ragioni di una ricchezza che non ha nulla da spartire col Vangelo che quotidianamente ha annunciato.
Quando verrà domani, sarà necessario chiarire meglio perché la legge ha prevalso sulla misericordia e sul perdono.
Quando verrà domani, ci sarà chiesto il motivo delle troppe parole pronunciate e, ancor più, di quelle che abbiamo taciuto per paura, convenienza e vigliaccheria.
Quando verrà domani, dovremo spiegare perché qualcuno ha nascosto e protetto l'esistenza di un mostro con un abito rassicurante.
Quando verrà domani, la domanda sull'amore non potrà essere evasa con la correttezza della forma.
Quando verrà domani, sarà dolorosa la coscienza di chi ha negato ad altri, la speranza.
Quando verrà domani, finito quel grande gioco di ruolo ch'è la vita, potremo ammirare e contemplare la bellezza di chi ha scelto di non barare e, ha appreso l'arte di essere infine quel se stesso che Dio aveva immaginato e sognato con lui.
martedì, 12 giugno, 2012, 18:52
ma verrà mai quel domani?
sicuramente non su questa terra.
dure e coraggiose parole....
mercoledì, 13 giugno, 2012, 23:14
Il domani.
Bella parola.
Nella stupenda cornice di Trecchina nell'angolo più sperduto della Basilicata a pochi passi dalla splendida Maratea nella solitudine della stanza dell'alberghetto dove amo riposare quando capito da queste parti con in sottofondo il dolce rumore del fiume Noce che da sempre scorre per poi gettarsi a pochi kilometri nel Tirreno, il domani dopo l'avvento del digitale terrestre vuol dire che le reti Rai non si vedono.
Non c'è la confusione che caratterizza la costa tirrenica, non c'è il caldo afoso che si trova vicino al mare, non ci sono i prezzi da capogiro delle strutture ricettive prettamente estive e, sopratutto, non ci sono le zanzare.
Anche queste ultime amano succhiare il sangue dei turisti sulla costa.
Si dice che la giustizia non è di questo mondo, ma lasciate che questa gente semplice lavorari onestamente, accontentandosi di quel poco che il governo tecnico lascia nelle loro tasche dopo aver prelevato ciò che gli studi di settore dicono che sia il giusto reddito tassabile.
Una cena completa con antipasto locale, primo piatto, secondo a base di pesce, frutta e vino con soli 20 euro.
Altrove si spendono in rosticeria per un semplice panino e bevanda.
Ma la pressione fiscale è la stessa.
La giustizia non è di questo mondo.
Buona notte a tutti.
P.S.: l'antipasto era un abbondante affettato locale, il primo era tagliatelle con funghi freschi e, dulcis in fundo, il secondo era una stupenda trota salmonata; il vino, bianco locale, scendeva come il fiume...
