lunedì, 8 ottobre, 2012, 08:16
Sono rette apparentemente parallele che diventano curve improvvise, incroci inaspettati, soste forzate o scontri violenti che difficilmente lasciano incolumi.
Sono strade che percorri per lunghi tratti senza una sola indicazione, lunghe gallerie di luci artificiali e corsie d'emergenza, vaste pianure e cieli limpidi che in un solo istante, coprono il sole di nubi minacciose. E in tutto questo viaggiare, perdersi e ritrovarsi, fa capolino la domanda di un senso per le infinite destinazioni che talvolta sono solo confusione e, in altri casi, diventano un senso compiuto.
Qualcuno si ferma improvvisamente e ti chiede: "Dove vai? Sorridi e accosti, tiri giù il finestrino e senza troppa ironia rispondi: "Quando l'avrò capito torno qui a raccontartelo".