mercoledì, 17 ottobre, 2012, 11:27
Nel cuore di ogni adulto c'è un bambino ferito, un piccolo d'uomo che cerca il giardino della propria infanzia per ritrovare l'ombra di una negazione o di un desiderio, nascosta da una vecchia cicatrice.
C'è chi ripete a sè stesso che le questioni adulte non riguardano quel bambino, chi preferisce negarne l'esistenza, chi non ha tempo per provare a ricordare la sua voce e chi è del tutto inconsapevole di quella vecchia ferita.
La linea della storia vede il bambino dissolversi per fare posto al ragazzo, al giovane e, finalmente all'uomo, ma in quell'uomo restano presenti tutte le stagioni e la sincronia dei tempi chiede armonia ed equilibrio perché l'adulto possa davvero essere tale.
Il bambino attende di essere riabbracciato dalla presenza affettuosa di qualcuno che sia diventato padre e madre di sé stesso.
La ferita non può essere abbandonata all'oblio e la cicatrice ha bisogno di consapevolezza perché la guarigione sia completa ed efficace.
Nel cuore di ogni adulto c'è un bambino ferito e, quando i due camminano mano nella mano, nel cuore di ogni adulto c'è un bambino guarito.
venerdì, 19 ottobre, 2012, 11:18
Il libro che sto leggendo parla proprio di come siano poco considerati e spesso maltrattati i bambini, e di come questo abbia conseguenze sugli adulti che diventeranno in futuro!
e x maltrattamenti nn si intendono solo i casi di violenza fisica,ma anche solo ignorarne il pianto o quelli che vengono chiamati "capricci".
alla base di tutto c'è una regola d'oro che, se tutti imparassimo ad applicare di più, credo eliminerebbe tanti problemi della nostra società: tratta gli altri come vorresti essere trattato tu.
i bambini si comportano così come vengono trattati.
Da quando sono mamma sto scoprendo veramente un mondo nuovo e mi auguro che il mio bimbo soffra il minimo possibile x causa mia,anche se sarà difficilissimo!