giovedì, 3 gennaio, 2013, 08:20
C'è un Fabio che non è mai andato a scuola e un Fabio che non è mai nato.
C'è un Fabio buddista, un altro che costruiva le piramidi e uno che ha lasciato le penne durante la seconda guerra mondiale.
C'è un Fabio che non ha paura di volare e ha scelto di diventare pilota, mentre un altro con la benda all'occhio faceva il pirata in giro per i mari.
C'è un Fabio che veniva sfruttato e coltivava la terra per un padrone da cui non si è mai riscattato e un essere cinico che commerciava con gli ori e gli argenti di chi cadeva in disgrazia.
C'è un Fabio che spende la propria pensione in una slot machine e un altro che fa strani gesti per vendere o acquistare.
Gli innumerevoli altri io sono piccole particelle di una stessa umanità: posso credere che siano realmente separati dalla mia vita perché hanno un nome differente o abitano lontano da qui, ma se perdo la connessione con loro, la perdo anche con me stesso e se, alla fine del viaggio non avrò appreso che cosa sia la compassione, allora, sarò altro da quello che avrei dovuto e potuto essere.