sabato, 5 gennaio, 2013, 08:28
Quando una lista mette nel proprio simbolo il volto e il nome del proprio candidato alla presidenza del consiglio, il livello di democrazia del paese in questione è ormai in pericolosa riserva.
Un nome e un volto affermano senza mezzi termini che le idee e i programmi sono meno importanti del proprio leader.
Un nome e un volto sono il mezzo ideale per colmare quel vuoto politico che non ti permette più di distinguere tra il venditore porta a porta del folletto e chi vorrebbe rappresentarti.
Quelli che urlano quotidianamente contro l'antipolitica considerano la politica un seggio, il proprio. Per confermare la propria presenza nell'allegra brigata dei senatori o nel club rampante dei deputati si è pronti a qualunque cosa; si salta da una formazione all'altra e si è pronti a trasmigrare sul vascello emergente quando la nave affonda.
I rispettivi leader sono pronti a raccontare che salveranno l'Italia, creeranno nuovi posti di lavoro, ridurranno le tasse, daranno colpi alla botte parlando di equità e al cerchio promettendo nuovi scudi.
Attendo pazientemente che i faccioni spariscano dalle liste e che i nomi diventino simboli capaci di evocare un contenuto o un valore.
Tutto questo personalismo è volgare, mediocre e per nulla rispettoso di tutte le persone che ogni mattina si alzano e, quando possono, vanno anche a lavoro.
lunedì, 7 gennaio, 2013, 08:29
Ho avuto modo di constatare che i venditori del folletto dimostrano delle ragioni di concretezza più realistiche!lunedì, 7 gennaio, 2013, 09:40
Verissimo.lunedì, 7 gennaio, 2013, 12:38
vero!
sembra che di botto siamo tornati indietro di una decina di anni, e forse anche più, sempre le solite persone con le solite belle parole!
sinceramente non so proprio cosa farò tra un mesetto...
martedì, 8 gennaio, 2013, 00:21
Il primo che si permette di trovare somiglianza fisica fra il sottoscritto ed il personaggio raffigurato nella foto verrà deportato in Siberia. E' una minaccia!
Chiusa la parentesi comica, c'è da riflettere.
Fidarsi di chi nella prima e seconda Repubblica ha pensato bene di rastrellare anche gli spiccioli dalle nostre tasche come lo sceriffo di Nottingham o di chi si presenta ai nostri occhi come novello Robin Hood?
Non sono ottimista.
Come nelle promesse di inizio anno tutti sono pieni di buoni propositi; e poi?
Come bravi pugili si insultano prima del match, se le suonano di santa ragione per 15 riprese per poi abbracciarsi come fratelli alla fine del combattimento, spartendosi la borsa.
Non ascolterò tribune elettorali perchè non sono più forte di stomaco come una volta, ed ho smesso anche di seguire trasmissioni che reputo serie e veritiere come "Reporter", ma solo per evitare di fare cattivo sangue.
Non voglio insultare chi la pensa in modo diverso, ma vorrei che tutti non insultassero la propria intelligenza pensando che, senza una sana e bella rivoluzione, si possa cambiare questa situazione.
Buona notte.
martedì, 8 gennaio, 2013, 10:02
mino condivido...continuando così non cambierà mai nulla...