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Non facciamo i bambini... 
lunedì, 7 gennaio, 2013, 08:20


E' abbastanza triste che per sottolineare l'infantilismo di qualcuno si scelga di chiamare in causa il bambino: come se l'infanzia potesse essere definita e inquadrata nel perimetro dei suoi capricci.
La trasparenza del bambino, la sua creatività, l'ingenuità che lo contraddistingue, le forme dirette del suo affetto e un mare di altri aspetti meriterebbero maggior considerazione anche nel mondo degli adulti. Quando qualcuno manifesta cinismo e disincanto potrebbe essere invitato a recuperare il bambino.
Gli adulti capricciosi non sono certo meno numerosi dei bambini e per quanto conoscano più parole e sappiano descrivere i propri difetti come se fossero qualità, restano adulti poco cresciuti e per nulla bambini.

hermione 
lunedì, 7 gennaio, 2013, 12:36
Avevo già letto una frase simile e in un libro regalatomi ieri ho trovato questa citazione:
"I figli hanno bisogno di una guida e di comprensione più che di istruzione"
Soprattutto i bambini imparano principalmente emulando le loro figure di riferimento, quindi, in primis, i genitori e poi tutte le altre persone con cui entrano in contatto e che li accudiscono.

Mi sorge anche il dubbio che molti comportamenti infantili di adulti siano dovuti alla fretta che alcuni genitori hanno di avere dei figli "indipendenti", che se la sbrighino da soli senza dovergli dedicare molto tempo prezioso per far altro...mah

Rué 
lunedì, 7 gennaio, 2013, 21:43
Ti condivido al duecento per cento Hermione!
E aggiungo: alcune abitudini del nord Europa e degli U.S.A. di allontanare i figli dall'abitazione genitoriale fin dal liceo (purtroppo ultimamente ampiamente condivise ed emulate da tanti italiani), non fanno altro che creare un'indipendenza forzata dai sentimenti: indipendenza che poi verrà trasferita nelle famiglie che andranno - eventualmente - a formare, e che li aiuterà nella inevitabile separazione dal coniuge e dai figli a seguito...
Mio papà è cresciuto "viziato" dai genitori che non hanno più potuto avere figli dopo di lui - che era il primo, per un problema che mia nonna ha contratto con la gravidanza di mio padre...
Risultato: una persona sicura ed equilibrata, molto affettiva ed emozionale, pronta a capire i problemi degli altri come fossero i suoi...
Per nulla mammone o attaccato alle gonne della mamma (quand'era in vita).
I "vizi" e le coccole non sono di per sé un danno, anzi!
Dipende da quali essi sono e come vengono trasmessi.
C'è gente che chiama vizi: l'amore!
E questo è l'errore!
I vizi sono diecimila caramelle per diecimila capricci - a seconda dell'età paragonati; ma diecimila baci e carezze e attenzioni non sono vizi, ma un seminare sano che richiede sicuramente molta più volontà e attenzione, ma anche più responsabilità e la risposta - di solito - è AMORE al megafono!



hermione 
martedì, 8 gennaio, 2013, 10:01
ruè l'esperienza che hai raccontato mi da sicurezza! grazie!:BACIO:
Condivido "viziare" i figli di amore non è dannoso...basta sapere lasciarli andare al momento opportuno.
è la società odierna che ci vorrebbe tutti distaccati e al contempo attaccati ad oggetti anzichè alle persone! :)

Commenti 

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