mercoledì, 9 gennaio, 2013, 09:43
Lascia stare la connessione del computer e il numero delle amicizie che hai raccolto su facebook.
Dimentica la condizione del tuo nickname e l'avatar dietro al quale ti nascondi.
Considera con attenzione la realtà della tua carne e l'energia che ti fa sentire uno con tutto ciò che realmente ami.
L'uno che resiste a un litigio, all'apparente separazione e anche alla morte.
L'uno che tenti di separare, come un diavolo che passa attraverso e rivela il suo essere contrapposizione, divisione e lacerazione.
L'uno che non dimentica la verità dell'unione e conosce bene la persona presente dietro a una mano.
L'uno e quel figlio afferma l'esistenza del padre e della madre.
L'uno e una famiglia dice anche la razza umana. Uno è l'uomo; un condominio di esseri microscopici in cerca d'equilibrio, un microcosmo che suppone l'esistenza del macrocosmo.
Uno è quello che c'è e si trasforma in continuazione, ma è anche quello che resta.
Quando il termine comunione smette di essere un rituale e diventa prendere parte di quell'Uno, quello che provi e senti è gratitudine.
L'Uno si rivela quando smetti di parlare e di definire e ti lasci attraversare da quel mondo che non è più solo materia, ma Spirito e Vita.
giovedì, 10 gennaio, 2013, 00:50
DUE!
Speriamo che qualc"uno" cominci a sentirsi due, che poi si diventa tre e quattro e gruppo...
Quando si abbandona l'uno per il due, si trova sempre quell'uno che si era perso dentro di noi alla ricerca di troppi altri "uni".
Capiscuola non c'è n'è bisogno, ma di stimolazioni: tanto!
E se ognuno riuscisse ad essere quell'uno splendido "che siamo stati creati", si troverebbe in un mare di numeri primi...
Tutti i numeri primi sono divisibili per sé stessi e per uno...
L'uno però è l'unico numero primo in cui l'essere divisibile per sé stessi e per uno: coincidono; l'uno però è anche divisibile con tutti gli altri; è questo lo rende anche moltiplicabile: dono boomerang che si lancia e ritorna!
Credere nell'uno, è già di più: due, tre, quattro, tutti...