sabato, 12 gennaio, 2013, 11:24
Non è vero che sono tutti uguali; c'è una certa somiglianza, ma le differenze, con un po' d'impegno, si possono trovare.
Ci sono bugie piccole, medie, grandi e anche enormi.
Ci sono giovanotti dal naso appuntito e cariatidi con tanto di pelata e un numero imprecisato di abbonamenti mai scaduti.
Ci sono gli uomini e le donne e, se solo si potesse, qualcuno candiderebbe anche i bambini, ma niente comizi dopo la mezzanotte.
La vetrina elettorale è ben nutrita e tra una canzone e l'altra in quel di Sanremo, continueremo a fingere di poter scegliere qualcosa di meglio e di più. Le chiamiamo ancora elezioni politiche, ma sono sempre più simili a un qualunque reality e non mi stupirei se i diritti li avessi già acquistati la Endemol.
domenica, 13 gennaio, 2013, 00:39
Ogni volta che commento qualche post riguardante la politica, mi faccio qualche antipatia...
E allora preferisco astenermi, e mettere soltanto l'accento su una frase del Don, che reputo esatta:
"Non è vero che sono tutti uguali; c'è una certa somiglianza, ma le differenze, con un po' d'impegno, si possono trovare; ci sono bugie piccole, medie, grandi e anche enormi."
Votare o non votare forse non è più la priorità, ma alzare lo specchio per vedere se ci siamo ancora...., questo sì!
lunedì, 14 gennaio, 2013, 23:10
Un amico è un amico, indipendentemente dall'orientamento politico-calcistico-sessuale.
Ho amici che non la pensano come me in tutti i campi; si discute più o meno animatamente, ci si sfotte e alla fine ci si abbraccia rimanendo più o meno delle stesse opinioni.
Mal'amicizia rimane; e con essa la stima ed il rispetto perle altrui opinioni.
Guai se non fosse così.
Quindi non temere, caro Ruè, di sembrare quello che non sei assolutamente: antipatico.
Per quanto riguarda le piccole o grandi differenze, credimi, nonostante tutti gli sforzi in cui mi sto prodigando, non riesco proprio a vederle.
Rimango quindi della mia opinione: potenze più o meno occulte che manovrano la politica, decidendo volta per volta da che parte far pendere l'ago della bilancia ora a destra ora a sinistra e, quando la moneta rimane in bilico fra testa o croce, al centro.
Tutti i governi che abbiamo avuto hanno fatto gli interessi di questi occulti personaggi, aiutando grandi aziende che fingevano una crisi, aiutando le banche che fingevano perdite da fallimento e ricevendo in cambio mazzette più o meno faraoniche.
E tutto sulle spalle del ceto medio che paga le tasse.
Non è cambiato nulla in tutti questi anni con governi di destra, sinistra, e pseudotecnici, e non cambierà nulla nemmeno con queste elezioni.
Forse cambierà qualche nome, ma chi verrà rottamato, oltre ad una bella liquidazione e mega pensione, troverà un altisonante occupazione in qualche organizzazione internazionale con aggiunta di lauto stipendio; alla faccia del metalmeccanico disoccupato o dell'impiegato esodato.
In attesa della rivoluzione che spero prossima, ci rimane sempre l'amicizia.
E chiunque vinca, non riuscirà a cancellarla.