venerdì, 18 gennaio, 2013, 11:26
Non metterò mai più piede in una libreria Mondadori. Ho tagliato in due la tessera e d'ora in poi, aspetterò di poter prendere un treno per Torino dove il personale della Fnac o della Feltrinelli hanno ben altro modo di fare con la clientela.
E' vero, sono entrato tardi, ma avevo le idee chiare e in tre minuti ho scelto e pagato il libro che desideravo regalare. La cassiera mi ha chiesto se desideravo un pacchetto e disgraziatamente, ho risposto di sì. La cassiera, a quel punto, con una buona dose di acidità, mi ha ricordato che doveva andare a cena.
Non ho chiesto nulla io, avrebbe potuto darmi il libro e non avrei avuto niente da obiettare. Le ho risposto che non era indispensabile il pacchetto, lei, con tono poco credibile mi ha risposto che stava scherzando.
Ha preso una busta colorata grande il doppio del libro, ha inserito il romanzo, ripiegato il bordo e chiuso con il nastro adesivo...
Ci ha messo più tempo il bancomat a rilasciare lo scontrino.
Neanche avesse fatto un pacchetto come quelli che un tempo, una vecchia libraia, con mani abili e il sorriso sulle labbra...
venerdì, 18 gennaio, 2013, 12:48
Hai ragione!
Però non è poi che a Torino siano tutti così gentili, anzi!
Però per esempio Il Pellicano a due passi passi da te, ha un personale veramente piacevole e di fatti io quando sono ad Asti compro lì.
venerdì, 18 gennaio, 2013, 16:01
Pensa un po' se in quella libreria si organizzasse la presentazione del tuo prossimo libro....venerdì, 18 gennaio, 2013, 18:04
Prima bisogna scriverlo!