lunedì, 10 giugno, 2013, 15:50
Ho un cuore tra le pagine di un libro e un cuore nella melodia di una vecchia canzone.
Ho un cuore notturno che si addormenta al ricordo di un prato lontano e un cuore offeso che soffre ancora per un antico rifiuto.
Ho un cuore che stringe i denti per portare a casa una vittoria importante e un cuore reduce da una sconfitta cocente.
Ho un cuore che prima di andare a scuola si svegliava con una spremuta e un caffé e un cuore che ha appreso l'arte di alzarsi da solo per affrontare un nuovo giorno.
Ho un cuore che gode mentre addenta una fetta di pane caldo e un cuore che non riesce ad apprezzare una tavola che ha perso di vista l'essenziale.
Ho un cuore di sogno che non prende appuntamenti e si lascia semplicemente incontrare e un cuore arruffato dai troppi impegni e dalle ragioni di un calendario aguzzino.
Ho un cuore qui, ma soprattutto ho un cuore altrove.
Ho un cuore che abita il quotidiano e un cuore che sa parlare con gli angeli e con le creature invisibili.
Ho un cuore annoiato dalle troppe ragioni e un cuore che sta ritornando, infine, bambino.
Ho un cuore che fa pace con il mondo reale e un cuore che intuisce il mistero di un'altra vita e di un altro regno.
Ho un cuore qui, ma non sarei più niente se, sempre più spesso, il mio cuore non scegliesse di viaggiare e di andare altrove.
Ho un cuore che già conosci e un cuore che devo ancora raccontare.
lunedì, 17 giugno, 2013, 23:23
...siamo l'uno e l'altro, il bianco e il nero, l'esperienza e la voglia di volare. Tutto sta nel trovare un equilibrio. Credo.