venerdì, 12 luglio, 2013, 08:08
Troppo facile quell'entusiasmo che non costa mai nulla...
Troppo facile essere l'eroe che rincasa alle 5 del mattino per dormire sino all'una del pomeriggio.
Troppo facile sentirsi un grande chitarrista quando sono i tuoi amici a batterti le mani.
Troppo facile la protesta che prende voce solo quando è conveniente.
Troppo facile la grande emozione "usa e getta" che dichiara amore eterno a tre persone diverse alla settimana.
Troppo facile quella modernità che risiede in un piercing e in quattro tatuaggi, ma non abita un solo pensiero.
Troppo facile far vedere il dito medio circondati dalle proprie guardie del corpo.
Troppo facile la mistica del bicchiere di troppo e la filosofia della chetamina.
Troppo facile togliersi la giacca in parlamento e fare politica rifiutando qualunque intesa.
Troppo facile voler dettare le regole di una casa restando tranquillamente sull'uscio.
Troppo facile sognare un mondo diverso senza cambiare di una virgola il proprio modo di essere e di agire.
sabato, 13 luglio, 2013, 10:55
Bella la moto però - quella senza la bandiera americana!
Troppo facile è sempre troppo comodo, e di solito le cose troppo comode portano alla disabitudine alla fatica, e questa pratica - non portando risultati - conduce alla ricerca di gloria immeritata...
Come nel caso del chitarrista bravo per i suoi amici; o dell'eroe "stalle e struscio" che - stanco delle bravate notturne e delle prestazioni sessuali da brivido - torna in un comodo letto di una comoda casa, per consumare il sonno di un guerriero immaginario che esorcizza le sue paure facendo il gradasso in compagnia di muscoli e tatuaggi, con una corona sulla pancia anziché sul capo a mostrare la birra che si sa trattenere prima di trovare la forza di espandere le proprie marmitte sulla strada principale in una colonna perfetta di asini semisdentati..
Come nel caso di chi sostituisce il comando o il denaro alla fatica del vivere, e rinuncia alla sensazione di dignità che si guadagna soltanto con lo sforzo di una giornata tesa a migliorarsi, nel senso più semplice del termine: diventare migliore, non più potente o più ricco!
Però sogno anche il giorno in cui potrò vedere un sacerdote esibire un bel tatuaggio del battesimo di Gesù, magari arrivare proprio a cavallo di una bella motocicletta - meno costosa di un'auto; soltanto due decenni fa immaginare un prete in jeans era quasi da scomunica!
A Calliano c'è un sacerdote giovane con lunghi capelli sulle spalle come portava Gesù, e a detta di molti è una persona molto ispirata.
Adeguarsi ai tempi nel senso di adeguarsi alla corruzione, ad un progressivo allontanamento dal Vangelo e ad un mondo sempre più desideroso di consumare con la carne per la carne e per la tasca: mi pare una follia inconcepibile alla quale resistere sempre; viceversa vivere l'oggi senza per forza dover sempre dare un immagine del cristiano come lo sfigato di turno che sembra uscire da un quadro del 600 - quasi fosse una garanzia di austerità - non mi sembra peccato.
Infatti a volte si vede gente che veste come due secoli fa e poi parlandoci insieme si scopre che magari paga un pantalone 70 € con i saldi, mentre magari un altro compra un jeans dai cinesi e lo paga 15 €; non è mai l'abito a fare il monaco, anzi!
domenica, 14 luglio, 2013, 08:19
Non ho passione per le moto, però, potrei provare a far crescere i capelli:-)