mercoledì, 11 settembre, 2013, 10:57
Non ti credo più, quando mi dici che non posso alzarmi in volo, che sono troppo pesante e privo d'ali, non do più alcun peso alle tue parole.
Fai bene a ripercorrere in tondo il cammino di sempre, ma in quella tua sicurezza non vedo altro che rinuncia, paura e noia.
Se ti dicessi che è possibile, se ti raccontassi alcune delle mie traiettorie, mi guarderesti con la tua compassione, come si è soliti fare con un folle o con un esaltato: ma c'è qualcosa di più assurdo del mondo, e dei suoi tanto celebrati riferimenti?
Io, come loro, non riesco a rinunciare al mio tratto di cielo e quando il pensiero si fa leggero mi accorgo che non c'è nessun limite per chi desidera distendersi in volo.
mercoledì, 11 settembre, 2013, 15:23
Sono pesanti!
Questo è quello che vedo...
Si raccontano finte realtà perché hanno paura della parola "bugia", ma non del suo contenuto...
Saltano a piedi uniti il fosso della compatibilità: con un mondo disonesto e corrotto, dal quale si dicono estranei e contrari; ma anche qui giocano con le parole, perché quando trovano un lavoro che è palesemente impostato sullo strappo e non sull'adesione ad una qualsiasi regola non dico morale, ma quantomeno umana...
Ringraziano e vanno ad indossare quel ruolo che fino al giorno prima consideravano del leone, del tutto ignari che proprio il loro fratello o figlio finiranno per imparare la lezione: il male prima lo si condanna poi lo si fa, perché la vita pratica è tutt'altra dalla vita teorica...
Qualsiasi comportamento che convenga - anche non di lavoro - viene sempre giustificato con una scusa qualunque...
E' difficile in queste condizioni, diventare così leggeri da spiccare il volo verso una situazione che prevede l'esatto contrario: mi mantengo a posto anche contro il mio personale interesse, resto lontano da quel male che condanno nelle azioni altrui, mi astengo dalle vendette e dai giudizi del mondo...
Perché in queste condizioni si è pronti per fare l'unico salto a piedi uniti che abbia davvero un senso: completare il dono ricevuto, perché da un cucciolo di pecora non può crescere un lupo adulto; e per non tradire la nostra natura e quel bambino che ci è stato regalato, si deve proseguire con una strada coerente...
E' su questa terra che si prepara la vita eterna, ma molti si allontanano così tanto da sé stessi, che poi non trovano più il loro nome scritto nel futuro; e finiscono col pensare che il presente può diventare così egoista da tradire passato e futuro...