martedì, 1 ottobre, 2013, 11:34
Le carezze non passano mai
a volte vanno altrove
lontane dal nostro sguardo
dove la primavera è alle porte
e quel che chiamiamo morte
è solo l'ultima guarigione.
E tu che sei parte di me
porta il mio odore a mia madre
lei sarà una nuova carezza
due braccia pronte a cullarti
perché ti sei presa cura dei miei giorni
dei miei sogni di luce più veri.
Ora ti saluto, ma è un arrivederci
resto un po' in silenzio e aspetto
so che non mancherà un tuo segno,
e dopo aver messo un po' d'ordine
scriverò ancora il mio grazie
per ogni respiro che mi hai donato.