mercoledì, 17 settembre, 2014, 08:04
Ho dimenticato la tua data di nascita e ricordo perfettamente il giorno, il mese, l'anno e anche l'ora della tua morte...
La memoria è una stanza disordinata e ha una certa propensione nel riporre in buon ordine il cassetto dei propri crediti e nell'abbandonare in un angolo poco luminoso la voce dei debiti.
Ho sentito raccontare storie infinite che hanno come denominatore comune la presunzione di aver sempre e solo dato; poi considero attentamente alcuni particolari che qualcuno, in buona fede o meno non lo so, sembra trascurare del tutto.
Puoi davvero piangere il quasi secolo di una persona amata se non hai ricevuto nulla da quella stessa storia che hai condiviso?
Se hai perso qualcosa o qualcuno è perché lo hai avuto in precedenza.
Se tutto è perduto per chi non vuole ricordare, tutto è ancora da guadagnare per chi chiude gli occhi e pronuncia il suo grazie anche quando s'accompagna a una lacrima.