venerdì, 10 ottobre, 2014, 08:27
Chiedere non è tendere la mano, non è attendere che, improvvisamente, come per miracolo, qualcuno possa colmare uno dei tanti vuoti della mente o del cuore.
Chiedere è un viaggio interiore, un percorso che conduce l'uomo al centro del proprio sé, un desiderio di chiarezza e di luce per mettere ordine alla confusione che determina inutili azioni e reazioni.
Chiedere è sedersi con calma e prendere coscienza di ciò che realmente è essenziale al nostro benessere.
Chiedere è attendere che l'Ospite dell'anima prenda la parola per suggerire la direzione da prendere, l'orizzonte che merita i passi del nostro cammino.
E quando risulta chiaro un percorso, non è detto che si possa andare a colpo sicuro: abbiamo capito dove è opportuno cercare, ma la fatica e la difficoltà di raggiungere il nostro obiettivo è ancora tutta da esplorare.
Quando lo sguardo non coglie in tempi brevi l'oggetto della propria ricerca, allora è facile abbandonare e ripiegare sulla facile gratificazione di uno dei tanti desideri "usa e getta" che quotidianamente ci vengono suggeriti.
Può capitare, anzi capita spesso, che dopo aver trovato, risulti necessario bussare a una delle tante porte di questo mondo per poter chiudere il cerchio...
Bussare a una porta non significa sfondarla; l'impazienza di questo tempo rivendica spesso con le urla quel che andrebbe chiesto sussurrando.
Bussare a una porta, sedersi quieti sull'uscio e attendere una risposta: quando si è arrivati a destinazione e si è consapevoli di aver fatto tutto quello che dipendeva da noi, Qualcuno, forse con una certa lentezza, prima o poi risponderà.