martedì, 21 ottobre, 2014, 11:08
Un treno per dove capita o un treno per tornare a casa...
Un treno per allontanare l'eco delle troppe voci che confondono e destabilizzano...
Un treno con uno scompartimento vuto e un finestrino abbassato...
Un treno senza aria condizionata e un raggio di sole disteso sul sedile di fronte...
Un treno che fischia la banalità di una canzone che ripete un ritornello rassicurante...
Un treno per dire quiete alla lunga coda delle assurde richieste di una vita sempre più decentrata dalle situazioni realmente importanti...
Un treno per evitare di dover spiegare qualsiasi cosa a chiunque te lo chieda...
Un treno che attraversa le campagne e mostra rapide istantanee di un quotidiano che non sia solo l'attesa di quel che viene dopo...
Un treno che non abbia bisogno di raggiungere l'Australia per farti sentire dall'altra parte del mondo...
Un treno in cui comporre e ricomporre un minuto che ci trovi presenti in ogni suo singolo istante...
Un treno perché domani abbia davvero un senso...
Un treno che non rimugini il passato e i suoi infiniti equivoci...
Un treno da prendere ogni giorno, perché il pendolare che abbandona la familiarità con sé stesso, possa rientrare dove il respiro si scioglie liberandosi dai moti dell'ansia e dall'inquietudine...
Un treno per parlare con i propri amici immaginari senza essere condotti tra le mura bianche di un manicomio...
Un treno per conversare con la propria coscienza e per chiamare in causa anche Dio...
Un treno che viaggi dalla mente al cuore e ascolti con la stessa intensità le ragioni e i sentimenti...
Un treno per dove capita o per raggiungere nuovamente sé stessi.