martedì, 28 ottobre, 2014, 11:23
C'è un vecchio ponte che scende a valle e taglia le acque di un ruscello che scorre e mormora il silenzio delle parole.
Aldilà di una delle tante forme di ostilità e di rifiuto, c'è un cane che salta e fa festa per il ritorno del suo amico più caro, mentre una madre appare bambina nella tenerezza, giovane nei movimenti e vecchia nella saggezza.
Aldilà dell'ansia che sottrae il respiro, c'è una casa con finestre che guardano ovunque e un cipresso che non ha mai dimorato in un cimitero.
Aldilà del desiderio di possedere, finiscono le interminabili code di chi rivendica il nulla di una vita che cerca fuori quello che solo dentro si può trovare.
Aldilà dei sogni, oltre l'universo materiale, affiorano le informazioni che raccontano la verità delle altre dimensioni.
Provo a lasciarmi andare, a scrivere una lettera che dall'eterno possa raggiungere un frammento di storia.
Ascolto, respiro, attendo...
Resto vigile e osservo il cammino delle nuvole, continuo a decifrare le carte dei miei giorni e prego che una ruga dopo l'altra mi conducano a saggezza.