martedì, 9 dicembre, 2014, 15:19
Una voce nella notte si è spenta cantando una delle sue più belle canzoni.
Una voce che non poteva essere confusa con le troppe voci che provengono dal mondo dei talent, dove regna l'usa e getta dei cinque minuti di celebrità che non si negano a nessuno.
Una voce di quelle che crescevano nelle cantine e si esercitavano per lunghi anni prima di poter trovare l'occasione di un contratto discografico.
Una voce capace di coniugare la melodia e la tradizione con il desiderio di sperimentare e di trovare una dimensione personale e innovativa.
Uno dei primi dischi di Pino Mango, Arlecchino, appartiene alla storica etichetta di Battisti, la Numero Uno, e non è stato un caso se la seconda occasione data all'artista sia venuta proprio da quelle parti...
Oro, Australia, Lei verrà, ma anche Nella mia città, Sirtaki o La rondine sono titoli che hanno arricchito la nostra musica leggera di quello spessore che talvolta latita dai circuiti delle radio e dei lettori di mp3.
Una voce nella notte si è spenta cantando l'oro che ha distribuito in un certo numero di album da conservare e riascoltare; almeno personalmente, ne sentirò l'assenza. Possa il cielo conservare il tuo bel canto!
Ciao Pino.