mercoledì, 14 gennaio, 2015, 17:05
E' davvero impossibile rallentare il passo?
Siamo davvero costretti ad andare più forte per sopravvivere?
E' vita quella che scorre senza un minimo di consapevolezza?
Ci sono persone che non riesci più a distinguere da un'agenda: un appuntamento dietro l'altro, il pensiero che si agita tra prima e poi ed è perfettamente estraneo al momento presente.
Se decelleri sei fuori, se non hai una lista infinita d'impegni ti senti un perdente...
Ok! Mi sta bene, voglio essere un perdente.
Scelgo il passo della chiocciola e mi riprendo il mio tempo.
Scelgo di riflettere prima di rispondere.
Scelgo di meditare prima di affrontare una giornata.
Scelgo la fatica di pensare con la mia testa e rinuncio alla scorciatoia dei troppi copia e incolla.
Sono qui, in questo istante sono qui e voglio sapere dove mi trovo.
Il viaggio finisce prima di quanto possiamo credere: le agende, nella migliore delle ipotesi, diventeranno carta da riciclare, i ricordi restano.
mercoledì, 14 gennaio, 2015, 21:58
"Ha prenotato?"
"No", rispondo io. "Ho incontrato un amico, una parola tira l'altra e abbiamo pensato di pranzare insieme"
"Mi spiace, se non ha prenotato non ho un tavolo da darle"
Purtroppo (o per fortuna) vivo sempre un po' fuori da questo pianeta. Improvviso, seguo quello che mi detta il cuore, esco per fare la spesa e mi perdo in chiacchiere con l'amica che non vedevo da tempo.
Dico che dovrei stirare la montagna di roba che mi attende, ma poi mi lascio prendere dai discorsi delle mie figlie sognatrici; sogno anch'io e i panni restano stropicciati.
Caro ristoratore, caro parrucchiere...io ancora non conosco dove mi porterà il cuore domani, per cui non prendetevela con me se non mi viene in mente di prenotare ogni mio respiro!
giovedì, 15 gennaio, 2015, 07:06
Quelli che se non hanno prenotato tre mesi prima della fine dell'anno...
Quelli che la cresima è tra sei mesi e devo prenotare...
Quelli che con tutta la mia buona volontà, continuo a non capire...