martedì, 20 gennaio, 2015, 06:09
Che cosa ci sarà mai in quel sacchetto di spazzatura abbandonato in quell'angolo?
Chi sarà mai quell'uomo che chiede l'elemosina di fronte al supermercato?
Dove si nasconde quel mostro che ha deciso di far saltare in aria la nostra società?
Se a tombola la paura si accontenta di un timido 90, nella vita di tutti i giorni rilancia sé stessa senza porre più limiti.
Il nemico è in agguato ovunque e l'uomo delle paure della nostra infanzia si raccontava sempre nero, minaccioso e ostile, pronto a intervenire nella notte tenebrosa e buia.
Il nemico viene raccontato e descritto dalle grandi televisioni e dalle piccole emittenti, dalle numerose bufale dei social e dalle troppe parole che si spendono senza l'uso di un solo pensiero.
Osservo la mia immagine allo specchio e penso che l'unico vero nemico, quello che dovrebbe prendersi la responsabilità delle proprie azioni è in quel riflesso che dovrei conoscere un po' meglio per potermi rapportare serenamente con i miei fratelli.
Se desidero un mondo meno ostile è tempo di fare i conti con la mia personale capacità di rifiutare, di odiare, di essere indifferente e cinico.
Se desidero un mondo più amichevole è tempo che io dia agli altri quello che troppe volte mi aspetto da loro.